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☞ ٢٣ Polmonite, parte uno • 08/11/2024 ⚡️ New!
Fin da piccolissima pratico con costanza tanti sport, e spesso, vivo dei periodi in cui mi sento nel massimo della forma. L’inizio di settembre ha rappresentato uno di quei periodi, mi sentivo benissimo, ma di lì a poco avrei dovuto affrontare una delle esperienze più brutte della mia vita. L’11 settembre sono andata al PoliMi per l’ultimo esame, sui mezzi pubblici e nell’aula dell’esame c’era tanta gente come al solito; inoltre l’aria condizionata era accesa, visto che faceva ancora caldo. Non indossavo più la mascherina FFP2 da maggio, tutti gli altri da molto prima: non ce l’avevo nemmeno quel giorno, nessuno ce l’aveva. Il giorno prima e il giorno dopo dell’esame mi ero allenata; attorno a un esame, è ancor più fondamentale per me fare sport, per mantenere un equilibrio perfetto tra calma mentale e rilassamento fisico. Ma la mattina del 13 settembre comincio a sentire dei dolori nella parte centrale, destra, della schiena; penso sia solo un po’ di tensione a livello muscolare, e che riposando e sciogliendo la parte si possa risolvere facilmente. Nello stesso giorno, di pomeriggio, faccio la visita medico sportiva agonistica, che mi avrebbe permesso di iniziare a nuotare, nella squadra master di nuoto, da lunedì 16 settembre in poi. Appena uscita dalla visita, superata comunque brillantemente, nonostante lo storico gradone cattivissimo da salire e scendere a ritmo sostenuto tantissime volte, sento uno strano dolore nella zona dello sterno, mi dico che sarà la stanchezza, tuttavia comincio a interrogarmi per capire se prima d’ora, avessi mai avuto un dolore simile: non l’avevo mai avuto. Allora torno a casa a piedi, mi risistemo, e poi raggiungo Mario tramite un autobus. Una volta arrivata da lui sento ancora gli stessi dolori, gli dico semmai di camminare più lentamente per quella volta, e poi di sederci un po’ al sole. Non essendo troppo forti non do molta importanza a quei dolori, io e Mario stiamo insieme praticamente come sempre, e infine torno a casa. Ma il giorno dopo, il 14 settembre, mi sveglio e i dolori erano diventati fortissimi, si concentravano soprattutto come ho già detto, nella parte centrale, destra, della schiena. Trovandomi a casa da sola – perché i miei genitori sarebbero rientrati in serata dopo un lungo periodo al mare –, e stando molto male, mi sento di chiamare Mario per farmi fare dei massaggi sulla schiena, ma niente migliora. Allora misuro la febbre, ho 38.9 ºC; me la sentivo leggermente anche dalla sera prima ma non l’avevo ancora misurata: la situazione era già peggiorata.
☞ ٢٢ Singolari passatempi di bambini e cagnolini • 01/11/2024
Al mare, d’estate si trova di tutto, ma mai avrei pensato di ritrovarmi in questa situazione imbarazzante. Per fare il bagno in questo posto è consigliabile recarsi al piccolo molo con la scaletta, scendere dagli scogli è più scomodo. Allora faccio il bagno qualche volta, lasciando le ciabatte sul molo, tuffandomi dallo stesso, risalendo dalla scaletta e recuperando le ciabatte prima di andare a rimettermi a leggere e a prendere il sole. Tuttavia dopo l’ennesimo bagno, non ritrovo più le mie ciabatte sul molo, mi viene da ridere perché se le hanno rubate non valevano davvero niente, erano vecchie, ma subito dopo, guardandomi intorno, vedo che le ha prese un bambino, per saltare da uno scoglio all’altro, con una destrezza per me irraggiungibile. Gli urlo di ridarmi le ciabatte, ma non mi sente, allora arriva la madre, che me le ridà e mi dice: «è autistico, non riesco a trattenerlo scusami, gli piace prendere le ciabatte degli altri per provarle sugli scogli», e io rispondo: «tranquilla non è niente». Ho più potuto fare un bagno senza che il bambino rubaciabatte me le prendesse? No.
Al mare, d’estate si trova di tutto, compresi cagnolini più o meno giovani che si buttano nelle attività più disparate. A partire dal bagnetto alla “bau beach”, fino ad arrivare al SUP a noleggio col padrone, non si fanno mancare niente. Però non avevo mai trovato un bassottino marrone così costante prima d’ora. Ogni mattina il padrone lo porta sugli scogli, e precisamente vicino a una parte interrata che fa rimanere imprigionata l’acqua, acqua che in base alle onde periodicamente si rinnova. Al bassottino piace così tanto questo piccolo bacino d’acqua da starci immerso ogni mattina, e non per poco! Per ore questo cagnolino rimane a zampettare nell’acqua, e scodinzola, e scodinzola ancora, guardando i riflessi del sole disperdersi nell’acqua. I riflessi lo fanno impazzire di gioia, lui cammina in tondo e continua a scodinzolare come un matto all’inseguimento dei riflessi di luce. La verità è che tutti lo stanno a guardare, perché fa tenerezza e mette un po’ di timore: non si guasterà la vista a breve?
☞ ٢١ I carrelli della spesa, le due coppie di cagnolini • 25/10/2024
Spesso, quando vado a correre, trovo carrelli dell’Esselunga abbandonati ovunque, anche molto distanti dal supermercato in questione. È diventato un gioco avvistarli, avvicinarmici ancora correndo, e riportarli a posto – ovviamente spingendoli correndo –, oppure no. La scelta di riportarli a posto, come intuirete, deriva da qualcosa di scontato: se posso intascarmi la moneta che contengono lo faccio, altrimenti no. Dopo aver trovato un carrello, già da lontano cerco di capire se contiene una moneta, o un gettone di plastica, o proprio un bel niente; quest’ultima possibilità non mi era mai sembrata valida… e invece! Allora un giorno trovo un carrello davanti a una delle varie scale di un palazzo, in quel momento esce un vecchio, che senza nemmeno perdere un attimo, vedendomi vicino al carrello, mi dice: «Signorina, non si lasciano i carrelli in giro!», allora io rispondo: «In verità io di solito mi metto a riportarli tutti a posto, ma caro signore, questo non ha nemmeno la classica moneta dentro, lo riporti pure lei, insisto!».
Spesso, quando vado a correre, incrocio questo signore timido e silenzioso, ma dal viso simpatico, coi suoi due Pechinesi legati allo stesso guinzaglio, uno marroncino, e uno grigio. Mi fanno sempre sorridere perché quello grigio, visibilmente più vecchio, si fa sempre trascinare, trainare, da quello marroncino. Però un giorno, percorrendo gli ultimi metri della mia corsa, mi sono imbattuta in un evento inaspettato: i cagnolini sembravano essersi moltiplicati, da una parte c’era il solito signore coi suoi due Pechinesi, e da un’altra parte, ben distante dalla prima, c’era una signora con altri due Pechinesi sempre legati in coppia allo stesso guinzaglio. Avevo già visto quella signora altre volte, pensando portasse a spasso gli stessi cagnolini del signore… Insomma, o ci stavo vedendo doppio, o non ci avevo ancora capito niente fino a lì! La seconda, perché poi chiedendo al signore spiegazioni, mi ha detto che quella signora è sua figlia, che anche lei ha due Pechinesi e li porta a passeggio in quella stessa zona, legati allo stesso guinzaglio, in coppia.
☞ ٢٠ Introduzione, terza stagione ☾ • 18/10/2024
Un proverbio tedesco dice, “La terza volta è quella buona”, e noi siamo arrivati alla terza stagione di “Le Mille e una Novella”… si tratta di una buona novella! Ho tanto da raccontare, è sempre più grande questa mia necessità di immortalare il mio destino tramite le parole. E devo ammettere che questo destino è spesso crudele, ultimamente mi ha portato tante sfortune, un dito fratturato per surfare, una polmonite bilaterale giusto perché stavo di nuovo benissimo, ero felice, e non era possibile… Voglio nuotare, correre e vivere ancora pienamente, si può? Sì, lo chiedo a te, destino insolente, vuoi smettere di infierire? Già la vita è difficile, soprattutto se scegli sempre di dare tutto, di superarti in ogni occasione, di donarti e di non risparmiarti mai con le persone. Ti ci metti pure tu, con questi sgambetti, con questi schiaffi gratuiti?
La terza volta è quella buona, lo sento. Questo podcast stavolta riceverà una stagione più evoluta e consapevole, più bella, banalmente. E se anche Briciola, la mia cagnolina, è venuta a mancare qualche mese fa, e mi manca da morire, tutti coloro che dall’alto, dal basso, da lontano o da vicino, ascolteranno le mie storie, mi riempiranno il cuore di entusiasmo. Un giorno “Le Mille e una Novella” conoscerà più persone e luoghi, deve ancora crescere, esplorare la sua individualità, innalzare la sua anima lavorando sulla sua interiorità. Sembra avere buoni progetti, puri intenti, e quindi non restano molti altri dettagli. Le puntate di questa terza stagione verranno create come sempre di volta in volta, seguendo il flusso degli eventi e riesumando sul momento preziosi ricordi, e verranno pubblicate ogni venerdì alle ore 19:00, fino al 20 dicembre 2024. A presto, un abbraccio.