Due quadrifogli

May 18, 2023

Questo è il primo post del 2023 e domani è il mio compleanno. Dopo Natale non ho più ritrovato l’occasione di scrivere in questa sezione del sito, perché come al solito ☞Writings ha continuato a riportare tutto, come avevo anche scritto nel post dello scorso Natale. In quel post riconosco l’influsso della scrittura di Marcel Proust, stavo leggendo “Alla ricerca del tempo perduto”. Domani terminerò “Quando siete felici, fateci caso” di Kurt Vonnegut (per comodità, come a volte faccio, ho già aggiornato la sezione ☞Books). Prima di questo libro avevo letto “La colazione dei campioni”, sempre di Kurt Vonnegut. Verrò influenzata di nuovo nella scrittura? Direi di sì. Vorrei farlo presente banalmente così: *. Quello che avete appena visto è un buco del culo (Vonnegut sarebbe orgoglioso di me). E si inserisce perfettamente perché stavo parlando proprio del culo nello scorso post. Questo post ho deciso che deve avere una struttura simile allo scorso post, così va la vita.

Oggi ho trovato due quadrifogli sulle colline, se non sapete cosa sono le colline dovete leggere Writings, io non posso farci niente. Poi ho provato a trovare un terzo quadrifoglio ma niente; i primi due li ho trovati davvero solo perché li ho trovati per caso, in un momento in cui ero concentrata sugli esercizi per le braccia: mi hanno chiamata loro. Su Writings ho già raccontato che i simboli della fortuna, dei soldi, mi si palesano spesso davanti a due a due. Due cacche (caccone!) di piccione, due ragnetti, e così via. Se si palesano singolarmente si tratta di avvenimenti pure più assurdi e rari: la cacca di piccione sulla sella della bicicletta, il ragnetto che non se ne voleva più andare dalla mia giacca. Domani pomeriggio comincerò a giocare con l’attesissimo “The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom”, è decisamente un regalo di compleanno meraviglioso. ☞Tenero Gheriglio continua ad essere un bellissimo orgoglio. Sperando i simboli saranno veri, per finire come nel post di Natale… La fortuna (quadrifoglio) non esiste finché non la vedi che ti chiama, sulla strada che hai creato.