È Natale, posso esser sincera?

December 25, 2021
È Natale, posso esser sincera? Per me è un giorno qualunque, soprattutto quest'anno. Ma... Mi stavo immaginando tra qualche anno, sola, su un furgoncino, come si chiama, il minivan tipo Volkswagen, con la stupida laurea di Ingegneria Informatica incorniciata e appesa sul muro della mia camera, e io che evado, faccio un giro per l'Europa, in Germania, in Olanda, in Francia, in Spagna, e in Portogallo a fare surf, e altrove a far windsurf, e sempre a leggere, e a scrivere, a scrivere! Non so se qualcun altro oltre a squilibrati come me, Carlo Emilio Gadda, e Leonardo da Vinci (ecc.) si sognerebbe di fare Ingegneria unitamente a qualcosa di meno scientifico, di più letterario/artistico. Sto cercando di capire da dove diavolo prendo la voglia di fare le 500 cose che porto avanti contemporaneamente, maledetta la mia attenzione a tutto, la mia curiosità per tutto, come posso rinunciare anche a una delle 1000 cose che mi piacciono? Ecco, appunto. Sto leggendo (finendo) "Diario di una scrittrice" di Virginia Woolf e continuo a pensare di volere la sua vita, ma che in fin dei conti solo la sua risulterebbe riduttiva, perché Thoreau direbbe che "ho ancora mille altre vite da vivere oltre a questa" (o parole simili). Non so quante altre vite ho da vivere, ma vi assicuro che questi ultimi due anni da statica "universitaria" (fossi solo un'universitaria standard mi sarebbero cadute le "sfere" molto prima, a dire il vero) mi hanno già stancato. Immagino scenari enormemente interessanti, però questa laurea me la sono messa in testa e la conquisto. Tuttavia devo sempre ricordare che si tratta di uno stupido sassolino della montagna di ciò che penso, con impegno devastante ma soddisfacente (!), di poter accatastare; in cui potermi davvero completamente rispecchiare.