iPad mini di sesta generazione, la mia recensione

October 15, 2021

 

Ci sono tre formati di iPad dal design moderno, 8.3”, 11”, 12.9”. Si incontrano al bar per cercare di capire chi è il più valoroso… Ah no, non è una barzelletta, esistono davvero! Sono felice di poter scrivere qualcosa su di loro, e soprattutto sul più piccolo, il nuovo iPad mini di sesta generazione, con display 8.3”, cornici ridotte, niente più tasto Home, chip A15 Bionic (lo stesso dei nuovi iPhone 13), Touch ID sul tasto di sblocco, compatibilità con Apple Pencil 2 magnetica.

 

È leggerissimo, tanto che sembra più leggero di un iPhone 13 Pro Max, visto che il suo peso di soli 293 grammi è spalmato su una superficie più ampia e bilanciata di quella a “mattoncino” dell’iPhone 13 Pro Max (il cui peso è di ben 238 grammi). Ma anche il mio iPhone 12, che pesa solamente 162 grammi (e si trova sempre nella sua custodia aumentando il peso complessivo), a tratti pare più compatto e pesante di iPad mini, anche per il semplice fatto che lo utilizzo per la maggioranza del tempo con una mano, mentre l’iPad mini afferrato in portrait con due mani, senza Smart Folio attaccata che tanto si sgancia in un attimo, è una vera goduria. Si ha la sensazione, prima di tutto, di avere tra le mani un bellissimo aggeggio tecnologico, con cui scrivere agevolmente coi pollici (uno dei motivi principali per cui ho voluto acquistare questo piccolo iPad ma lo ridico qui sotto), e che non affatica nemmeno dopo ore le nostre braccia! E poi lo si può prendere con una mano nell’angolo o da dietro, e con l’altra fare tutto. Ma in fondo non dobbiamo gestire così anche un iPhone Max?

 

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Processore, display, sensori, Touch ID, batteria, altoparlanti, fotocamere e prezzo

 

L’iPad ci sembra spesso solo un ampio display fornito di una batteria più durevole di quella dell’iPhone, negli anni è diventato così sottile da farci dimenticare che dentro ha anche il processore ecc. Il chip A15 Bionic presente in questo iPad mini è veramente una bomba di potenza e velocità, se vi chiedete possa servire qualcosa in più vi dico subito di no, e che se anche avessero messo l’A14 Bionic l’avrei preso.

 

Il display di questo dispositivo è quello che ha fatto più parlare di sé, perché non possiede il refresh rate a 120 Hz come ci hanno abituato gli iPad Pro sia da 11” che da 12.9”, ma in questo caso lo schermo si aggiorna con una frequenza di 60 Hz (come l’ultimo modello di iPad Air, di quinta generazione, commercializzato un anno fa). Avendo posseduto sia l’iPad Pro da 11” e possedendo tuttora l’iPad Pro 12.9” (entrambi del 2018), mi sento di dire che è puramente una questione di abitudine. Ovvio, è chiara la differenza tra i due refresh rate, a occhio è percepibile fin dal primo istante, ma dopo 5 minuti di utilizzo mi ci sono abituata. Se anche possedete un iPad Pro 12.9” e volete affiancarci un iPad mini di sesta generazione quindi non temete, saprete che c’è quella differenza e a volte lo noterete, ma la sostanza non cambia: l’iPad mini di sesta generazione è un vero gioiellino, e se vi serve questo tipo di dispositivo è un compromesso accettabilissimo. Certo è che prendere appunti all’università usando l’Apple Pencil 2, e potendo sfruttare l’immediatezza dei 120 Hz, è tutta un’altra cosa. Perciò nulla vi vieta di prendere qualche appunto su iPad mini, ma se volete un vero quaderno digitale su cui scrivere, io punterei su iPad Pro 12.9” (anche ricondizionato del 2020…), tant’è vero che persino l’iPad Pro 11” mi era risultato piccolo per questo scopo, bisogna tenerlo obbligatoriamente in landscape (orizzontale); invece l’iPad Pro 12.9” in portrait (verticale) sembra esattamente un foglio A4 (gli manca davvero pochissimo in termini dimensionali per esserlo).

 

Devo proprio scrivere del jelly scrolling? Va bene, ma sarò breve: non è assolutamente un problema, dovete proprio stare lì a vedervelo apposta, come se doveste guardare attentamente una persona mentre mangia, per aspettare le cada qualcosa, un chicco di riso, o altro, e fargli «Eh, hai visto? Non sai neanche mangiare!». Ma questo iPad saprà farvi mangiare deliziosamente tantissimi contenuti, e anche aiutarvi a crearli, senza nessun problema o difetto di sorta. Non vi metterete mai a leggere mentre fate lo scroll di un lungo testo: scroll, leggo, scroll, leggo. Quando di rado lo noto mi sembra pure carino, un’onda danzante, un’animazione elegante aggiuntiva della grafica.

 

Un problemino che ho notato però ci sarebbe, si tratta del posizionamento dei sensori di luminosità e ambientali per il True Tone (gran cosa). Non ho ben capito per quale progetto ingegneristico — ma non sono stupidi ad Apple e lo sapranno loro — questi sensori siano stati posizionati, tenendo l’iPad mini in portrait, lungo la cornice destra, uno in alto e uno in basso, asimmetricamente. Penso che se uno dei due viene coperto con la nostra mano, l’altro si occuperà di fare tutto. Ma per esempio ora sto digitando sulla tastiera virtuale in landscape e non ci sono problemi particolari, ma ieri sera col buio stavo facendo lo stesso e il True Tone stava impazzendo, perché coprendo entrambi i sensori contemporaneamente non va più bene. Per di più l’altro giorno ero sdraiata (anche io mi sdraio a volte, non sto sempre in piedi, avete visto?) e ce l’avevo appoggiato in landscape sulla pancia; la maglietta copriva leggermente la cornice coi sensori, la luminosità si è abbassata troppo e ho rischiato di addormentarmi. Che burlona direte, ma se ha un difetto questo iPad mini per me è questo. Vi devo raccontare una storia, in uno dei precedenti camper che abbiamo avuto in famiglia c’era questo sensore della temperatura, che serviva a far partire o fermare la stufa (la Truma Combi 4 mi pare fosse, ora sull’ultimo abbiamo la Combi 6, se ve ne intendete), proprio vicino al piano cottura della cucina. Indovinate un po’, quando cucinavamo, in montagna, la stufa rallentava di tanto il suo mandar calore tramite le ventole, quasi spegnendosi. Tuttavia con -13 ºC all’esterno non era proprio il caso, direi. Allora mio padre dovette cambiare il posizionamento di quel sensore di temperatura, e tutto cominciò a funzionare perfettamente, senza condizionamenti diretti dovuti al piano cottura.

 

Il sensore di rilevamento dell’impronta digitale Touch ID sul tasto di sblocco è meraviglioso, veloce, ci riconosce anche con la mascherina… Non si può chiedere di più. Pensate che è possibile addirittura salvare il palmo, e sbloccare con quello. Però non toccatemi il Face ID su iPad Pro 12.9”, che meraviglia schiacciare sul mouse ed essere già dentro.

 

La batteria di iPad mini è ottima, sicuramente più piccola degli altri iPad più grandi ma ottima. Invece alla fine la batteria dell’iPhone 12 mi ha abbastanza deluso nel tempo (dopo nemmeno un anno mi ritrovo con l’87% di salute, sigh). Ricarico l’iPad mini ogni due giorni, e forse sto finalmente riuscendo a far durare un giorno l’iPhone. L’utilizzo affiancato di iPhone da 6.1” e di questo iPad mini da 8.3” mi sta proprio dando tante soddisfazioni. Se pensate sia meglio allora usare un iPhone 13 Pro Max da 6.7” come unico dispositivo e basta, finita lì, secondo me state valutando male alcuni aspetti. L’iPad mini ha pur sempre iPadOS, non iOS: questo significa che c’è la possibilità di affiancare le applicazioni, una cosa non da poco, e il dock ha per certo potenzialità maggiori. Inoltre io l’iPhone voglio continuare a poterlo usare, in momenti di mobilità estrema, agevolmente con una mano, e non mi dite che con iPhone Max ci riesco perché mi viene da ridere, o forse da piangere, per la slogatura istantanea del polso (ahahah). A parte gli scherzi, è un duetto perfetto.

 

Gli altoparlanti sono buoni, ma non vi aspettate l’audio a quattro speaker degli iPad Pro, o quello di due HomePod configurati in stereo. Almeno però adesso non dobbiamo più sentire solo con un orecchio come con il modello precedente di iPad mini quando lo teniamo in landscape.

 

Le fotocamere sono grandiose, e soprattutto quella frontale che, con anche la funzionalità Center Stage (wow), migliora rispetto alla generazione precedente, diventando uno strumento perfetto per registrare i miei prossimi VideoPodcast.

 

Il prezzo è alto ma come è alto quello di iPad Air di quinta generazione; se quello di iPad Air secondo voi è ok, allora questo, essendo di €100 in meno, vi assicuro che è ok, poiché è anche più potente di iPad Air. E poi si abbasserà un pochino il prezzo più avanti, e sarà grandioso. Gli iPhone non costano poco, solo che compriamo iPhone e Mac senza pensare troppo al prezzo perché un telefono e un computer devi averli, un iPad puoi anche non possederlo; è un dispositivo all’apparenza più secondario.

 

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Utilizzo, confronti e conclusione

 

Ma torniamo a noi. Concluderei. Amo l’iPad mini di sesta generazione, lo uso affiancato ad iPad Pro 12.9” e ad iPhone 12. Nel momento in cui ho voluto cambiare l’iPad 11” in favore del 12.9”, per la questione degli appunti di cui vi ho parlato un po’ sopra, mi sono ritrovata ad avere sì un iPad molto più adatto anche alla mia postazione in piedi (la vedete qui sotto in foto), ma con un vuoto più grande, cioè una differenza di maneggevolezza e di schermi sostanziale, tra iPhone e iPad. Allora ho studiato per mesi l’iPad mini (quest’estate), che però nella sua quinta generazione risultava vecchiotto, e ho evitato l’acquisto, rimandandolo, sperando che i rumor che stavano arrivando sul nuovo modello fossero corretti. Alla presentazione, il 14 settembre, sono svenuta, ho detto rosa, Smart Folio bianca, ed eccoci qui. Farete fatica ad acquistarlo in Apple Store se lo volete subito (il modello base come il mio intendo, 64 gigabyte, WiFi), ma io lo so perché, è bellissimo, e se deciderete di prenderlo non ve ne pentirete.

 

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Ovviamente se volete avere un solo iPad è facile consigliare l’11” Air, o Pro, come volete. Tuttavia addirittura dopo tre settimane che ce l’ho posso dirvi che può andare benissimo anche questo mini, ha una portabilità eccezionale, e se ci pensate è solo più piccolo, avvicinandolo di più al nostro volto (si può ragionare così perché ha anche una densità di pixel di 324 ppi rispetto a quella di 264 ppi dell’11”) sarà come avere davanti un 11”. Vedete voi, l’8.3” è alto quanto è largo l’11”, l’11” è alto quanto è largo il 12.9”. Che lusso avere tutta questa scelta al giorno d’oggi, dieci anni fa, nel 2011, l’iPad che potevo comprare era solo uno, l’iPad 2, 9.7”, stop (ma era bellissimo il mio primo iPad eh, non fraintendete).

 

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Adoro scrivere e lo avete percepito anche oggi, con due pollici sul mini mi viene addirittura meglio di quando usavo la Magic Keyboard appiccicata all’iPad Pro 11” (lo vedete qui sopra in foto), o anche persino di quando lo faccio con la Magic Keyboard Wireless e iPad Pro 12.9” alla postazione in piedi (su cui perlomeno non ci si deve ingobbire come con quella non Wireless). Perché per scrivere, creare, consumare contenuti, vivere, l’iPad mini è ottimale, si adatta a noi, ci segue, è un compagno perfetto, leggero, veloce, istantaneo. Una tavolettina multiuso afferrabile con una sola mano. Tipo la tavoletta Sheikah di Link in “The Legend of Zelda”.

 

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Alla prossima storia, grazie.