La fatica più bella

Gastone Breccia

«Gli eroi sono eroi; possono servire come esempio per gli altri, ma appartengono a un mondo tutto loro.»

 

 

«Capita di sentirsi corridori perfetti, e dimenticare ogni dolore.»

 

 

«È sempre pericoloso sentirsi “giusti”, e aspettarsi, irrazionalmente, una ricompensa dalla sorte. La sorte è proverbialmente cieca, e non si preoccupa di usare la nostra stessa misura per venirci incontro: noi siamo stati bravi, lei può essere cattiva; o farci sentire un po’ troppo bravi, e indurci a commettere un passo falso.»

 

 

«La maratona non è certo una guerra, anche se nasce da una guerra; e per fortuna non c’è spargimento di sangue, né timore per la vita. Ma si fa un bel po’ di violenza a se stessi, quando si corre per 42 chilometri; e il dolore bisogna affrontarlo.»

 

 

«Bisogna avere pazienza, che è la virtù dei forti, come dice la saggezza popolare.»

 

 

«Non si corre per diventare uomini o donne migliori, ma certamente si diventa migliori grazie alla corsa.»

 

 

«La fiducia nella possibilità di potercela fare, senza certezze e senza paure: perché l’allenamento non garantisce il successo, ma è comunque il solo modo per raggiungerlo.»

 

 

«La vita non è mai semplice e non ci sono scorciatoie: è un insegnamento che la corsa fa assimilare in fretta.»

 

 

«Niente arbitri distratti o giudici corrotti. La corsa è una metafora della giustizia, che nella vita è assai più approssimativa; costringe a riconoscere e accettare i propri limiti, a viverli con umiltà, ad ampliarli con tenacia. La corsa ci trasforma mettendoci a contatto con una realtà migliore di quella che sperimentiamo nella vita di tutti i giorni.»