«Per meravigliarti davvero devi essere disposto a mettere costantemente in dubbio ogni cosa, altrimenti non puoi essere un cercatore che anela sinceramente alla verità, anche a costo che non sia bella.»
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«La nostra cultura associa l’amore all’abbandono e alla perdita di coscienza. Al contrario, l’amore è un esercizio di attenzione costante, il tentativo di mantenere un livello di coscienza superiore. L’amore, inteso come rapporto consapevole con l’Altro, non è abominevole come lo specchio perché non è una riproduzione né la falsificazione di qualcosa. È un riconoscimento tra diversi, e il portare avanti questo riconoscimento e questa diversità. È un esercizio di attenzione. L’amore visto come abbandono è puro addormentarsi; al contrario l’amore come esercizio di attenzione – che implica desiderio, spinta, rapporto erotico nel senso di tentativo di raggiungimento di qualcosa che sfugge continuamente – significa entrare in relazione con la conoscenza.»
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«Perché l’anima si nutre dei nostri atti eroici di bellezza.»
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«Una persona di successo non è chi ha quello che desidera la massa, ma chi ha imparato a far succedere le cose, defilandosi quando necessario.»
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«Essere assenti non significa essere inesistenti: implica piuttosto il trovarsi altrove. In una società che obbliga alla presenza, essere assenti è un atto rivoluzionario. La domanda che si apre, di conseguenza, è: siamo spinti a essere presenti a cosa? Al nostro mondo emotivo, all’altro, all’empatia?»
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«Per conoscere una parola non basta conoscerne la storia, quindi, ma è necessario entrarci profondamente in relazione.
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Bisogna lasciare splendere le parole, non obbligarle a essere soltanto la loro storia, né quel che di loro si è sempre saputo.»
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«La parola “tristezza” racconta quel ritorno all’oscurità che è il solo a permettere una chiara visione del cielo.»
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«Se hai appreso l’arte di avere dubbi non puoi più smettere, perché dubitare crea dipendenza. Una dipendenza sana, che non ha nulla a che vedere con l’infelicità. Il fatto è che noi associamo l’infelicità alla vuotezza, e non riusciamo a capire che una vita felice è una vita in cui è presente anche l’infelicità. È il farti delle domande, cioè avere un limite da superare, che ti fa sentire in movimento e veramente vivo. Il dubbio è l’anticamera della trasformazione: accogliere il dubbio come compagno di viaggio significa disporsi a essere completamente diversi da un istante all’altro. Se dubiti, sai di essere perennemente in pericolo. E lo accetti. E così apprendi, e ti trasformi.»
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«Bisogna avere il coraggio di essere talmente pericolosi da non dimenticarsi mai che ogni trasformazione porta tanta morte quanta rinascita: più sei disposto a morire, meno resterà di te. Meno resterà di te, più potrai diventare.»
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«Il miracoloso si manifesta solo in uno spazio in cui è possibile sbagliare. Non ha niente a che fare con l’efficacia, non conferma il mondo ordinario, non è un processo di normalizzazione.»
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«Chi fuoriesce dagli schemi per troppa bellezza è spesso costretto a fingersi normale, ordinario, comprensibile. La civiltà pretende di comprendere tutti, di prendere ogni individuo dentro di sé. Ma per alcuni è semplicemente impossibile: sono i casi che, a ben vedere, salvano quotidianamente l’umanità.»
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«Per lasciare spazio alla meraviglia serve disciplina. In altre parole, per fare in modo che la follia di ciascuno di noi abbia un senso serve la capacità di indirizzarla.»
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«Isolandoci, oggi rischiamo di chiuderci e di sottrarci la ricchezza della meraviglia dell’Altro. La meraviglia, forse, è come la felicità: è vera solo se condivisa.»