Modernità Liquida

Zygmunt Bauman

«Il modo in cui si vive diventa una soluzione biografica a contraddizioni sistemiche.»  

— Ulrich Beck

 

 

«Ora, qui, per restare nello stesso posto devi correre più velocemente che puoi. Se poi vuoi arrivare da qualche parte, devi correre due volte ancora più veloce.»  

— Lewis Carroll

 

 

«Il mondo è una farsa per quelli che pensano, una tragedia per quelli che hanno sentimenti.»  

— Horace Walpole, 1769

 

 

«Nelle nuove circostanze, i rischi sono che gran parte della vita umana e gran parte delle vite umane saranno spese ad agonizzare sulla scelta degli obiettivi anziché a trovare i mezzi per quei fini che non richiedono riflessione.  

[…]  

La domanda “Cosa posso fare?” ha finito col dominare qualsiasi azione, schiacciando e spazzando via la domanda “Come fare al meglio ciò che devo o dovrei fare comunque?”»

 

 

«La modernità nacque sotto le stelle dell’accelerazione e della conquista di terra, e tali stelle formano una costellazione che contiene tutte le informazioni sul suo carattere, condotta e destino.»

 

 

«Il dominio consiste nella capacità di sfuggire, di svincolarsi, di “essere altrove”, e nel diritto di decidere la velocità con cui fare tutto ciò, e al contempo nel non dare possibilità alle persone dominate di ostacolare , rallentare o fermare le mosse di chi domina. L’odierna battaglia del dominio è combattuta tra forze dotate, rispettivamente, delle armi dell’accelerazione e della procrastinazione.»

 

 

«L’indifferenza alla durata trasforma l’immortalità da un’idea in un’esperienza e la rende un oggetto di consumo immediato: è il modo in cui vivi il momento che trasforma quel momento in una “esperienza immortale”.  

[…]  

L’istantaneità (annullando la resistenza dello spazio e liquefacendo la materialità degli oggetti) fa apparire ciascun momento infinitamente capace, e la capacità infinita significa che non esistono limiti a quanto è possibile ottenere da ciascun momento, per quanto “fugace” possa essere.»

 

 

«In una corsa su pista, rallentare il passo significa restare indietro; quando si corre sul ghiaccio sottile, rallentare implica la concreta minaccia di finire annegati. La velocità, dunque, balza al primo posto nell’elenco dei valori per la sopravvivenza. La velocità, tuttavia, non aiuta il pensiero, e certamente non quello a lungo termine. Il pensiero richiede pause e riposo, abbisogna di “perdere tempo”, di ricapitolare i passi fatti, di ispezionare accuratamente il luogo raggiunto e l’opportunità o meno di raggiungerlo. Pensare significa distrarre la mente dal compito preposto, che è sempre quello di correre e tenere costante la velocità. E in assenza del pensiero, il pattinare sul ghiaccio sottile, che è la sorte degli individui fragili nel mondo poroso, potrebbe benissimo essere scambiato per il loro destino