Perseverare è umano

Pietro Trabucchi

«L’uomo per natura non è un centometrista, è un maratoneta: questo è il risultato di due milioni di anni di evoluzione e adattamento all’ambiente circostante.»

 

 

«Sempre più spesso crediamo che sia possibile avere successo in qualcosa, nello sport, nello studio, nel lavoro solo se “siamo portati” oppure se riceviamo una spinta o una ricompensa che prescindono dall’intima soddisfazione di svolgere bene ciò che ci prefiggiamo. Siamo motivati, certo, abbiamo delle ambizioni, degli scopi, ma molto spesso non riusciamo a mantenere con costanza la nostra motivazione e rischiamo di sentirci dei falliti. Ma la causa del nostro fallimento non sta fuori, bensì dentro di noi, nel fatto che non “alleniamo” adeguatamente la nostra resilienza, ovvero la capacità di far durare la motivazione nel tempo.»

 

 

«Senza forza di volontà, senza impegno non si va da nessuna parte. Una volta questa era una lezione ben chiara. Oggi lo è molto meno. Forse la gente ha disimparato a lottare, è rassegnata, passiva, specialmente i giovani. Questo può essere pericoloso, visti i tempi che probabilmente ci aspettano.

[…]  

Dobbiamo allenarci. L’allenamento è tutto.»

— Bruno Brunod

 

 

«Errare è umano, perseverare è diabolico.

Al contrario di quello che sostiene il noto detto, perseverare non è diabolico: è umano. Diabolico è rinunciare a impegnarsi, rimanere immobili, mettersi ad aspettare che la motivazione arrivi dall’esterno, non sfruttare a fondo tutte le risorse di cui gli esseri umani sono dotati. Se impegno e motivazione mettono in grado di raggiungere risultati straordinari, diabolico è sprecare questa opportunità.»

 

 

«Intorno al concetto di motivazione esiste molto disorientamento. Confusione inevitabile, visto che viviamo in una società che ha abbandonato il senso dell’impegno e della volontà individuale in cambio del culto della fortuna, del talento, della genetica interpretata come destino.

[…]  

L’epigenetica ha dimostrato che le nostre esperienze di vita – quindi le nostre scelte e i nostri comportamenti – modificano il nostro DNA qui e ora; e che queste modificazioni sono trasmissibili alla discendenza.»

 

 

«Una società demotivata condanna i suoi membri a non diventare mai padroni della propria vita.»

 

 

«Le spinte interiori durano a lungo, abbattono ostacoli, possono trascinare le persone verso mete remote. Se la spinta invece proviene dall’esterno sarà fiacca, propensa a fermarsi alla prima difficoltà, incapace di portare lontano.»

 

 

«L’accresciuto senso di competenza produce nuovo piacere, dando origine a un circolo virtuoso motivazionale che stimoli o forme di manipolazione esterna non sono invece in grado di produrre.»

 

 

«Se una persona accetta di impegnarsi in situazioni stressanti, senza incentivi di alcun tipo, e lo fa autonomamente per sfidare i propri limiti, paradossalmente si sentirà meno motivata se le condizioni esterne risultano più facili del previsto.»

 

 

«Quando non ce li aspettiamo, l’imprevisto o il disagio demotivano. Ma se li accettiamo fin dall’inizio come parte inevitabile del gioco, allora sappiamo ricominciare. In questo modo non perdiamo mai la motivazione.»

 

 

«Nessuno sostiene una lotta più dura di colui che cerca di vincere se stesso. Questo appunto dovrebbe essere il nostro impegno: vincere noi stessi, farci ogni giorno superiori a noi stessi e avanzare un poco nel bene.»

— Tommaso de Kempis

 

 

«La perseveranza è il duro lavoro che fai dopo che ti sei stancato del duro lavoro che hai fatto.»

— Newt Gingrich