Primo, non curare chi è normale

Allen Frances

«Non medicalizziamo le differenze umane – ammonisce Allen Frances – celebriamole.»

 

 

«Stiamo scivolando sempre più verso la medicalizzazione totale della normalità, perdendo di vista le nostre capacità di autoguarigione.»

 

 

«Ci siamo dimenticati della saggezza di Ippocrate: “Sapere che tipo di persona ha una determinata malattia conta più di sapere quale tipo di malattia ha quella persona”. Ovviamente il metodo migliore consiste nel prestare parecchia attenzione a entrambi gli aspetti.»

 

 

«Il corpo è il risultato miracoloso di milioni di compromessi.

[…]  

Il cervello umano è la più grande espressione di omeostasi di questo mondo.

[…]  

Nessun ingegnere informatico avrebbe il coraggio (o la capacità) di creare una cosa così complessa – troppe cose potrebbero andare storte in corso d’opera. E, senza dubbio, succede che vadano storte. Ma il più delle volte la natura trova un modo di fornire una programmazione e un equilibrio capace di compensare gli squilibri.»

 

 

«La lezione è chiara: la fiducia che riponiamo nelle pillole è eccessiva, mentre non ci fidiamo abbastanza di fattori come capacità di recupero, tempo e omeostasi.»

 

 

«Il 7 per cento degli americani è a tutt’oggi dipendente da un farmaco psicotropo legale. L’abuso di farmaci da prescrizione è diventato un problema più grave del consumo illegale di droga. Non solo le aziende farmaceutiche riescono a scovare tutti i modi possibili e immaginabili di commercializzare nuove diagnosi, inducendo la gente a pensare di essere malata, ma lo fanno anche con notevole successo, anche se, a volte, non proprio legalmente. Sembra che i colossi farmaceutici si sentano al di sopra della legge. Quasi tutte le aziende hanno dovuto pagare multe enormi e anche danni penali come risarcimento per le loro strategie di vendita il legali.»

 

 

«I farmaci antipsicotici sono troppo pericolosi perché siano presi senza un motivo vero.»

 

 

«Una volta che qualcuno (non malato per davvero) comincia a stare meglio a causa dell’effetto placebo di un farmaco (di cui non aveva bisogno), è molto probabile che continuerà a prenderlo, come fosse una specie di portafortuna, per non correre il rischio di far rovesciare la nave. Ecco quindi che abbiamo un consumatore fedele destinato a durare nel tempo, pur non ricevendo nessun beneficio, ma anzi esponendosi a inutili complicazioni.»

 

 

«Se non riusciamo a sopportare la tristezza, non siamo neanche in grado di essere felici.»

 

 

«Preferirei avere una psichiatria che continuasse a fare quello che sa fare meglio, occuparsi di chi è davvero malato, di chi ha bisogno e trae beneficio dal nostro aiuto, senza perdere tempo, denaro ed energia per trasformare la normalità in un disturbo mentale.»

 

 

«Dobbiamo parlare del fatto che l’abuso di farmaci è diventato un problema di salute pubblica più grave delle droghe illegali. È inaccettabile che il 7 per cento della popolazione americana sia dipendente da farmaci regolarmente prescritti e che le overdosi letali causate dai farmaci superino in numero quelle causate da droghe illegali.»

 

 

«Spesso la decisione di non prendere un farmaco psichiatrico o di cominciare una psicoterapia può cambiare la vita. È una decisione che non bisogna mai prendere a cuor leggero o passivamente. Non dobbiamo aver paura di prendere l’iniziativa nella scelta della terapia di cui abbiamo bisogno e nella decisione di rifiutare una terapia che non necessitiamo.»

 

 

«La psichiatria, quando praticata correttamente, è una fonte inesauribile di gioia: un’arte utile e ricca di soddisfazioni. La psichiatria, quando praticata nel modo sbagliato, è una forma pericolosa di ciarlataneria.»