Come il solito presentimento
Vorrei già vedere come andrà
Quell’oscenità
Se ho avuto inventiva
Se l’idea è ancora viva
Non so
Avrò solo perso
Come sempre
E poi rimani solo
Come sul molo
Il mare attorno
Il sole alto
Ma dentro l’abisso
Il cuore un pericoloso ordigno
Da tirare fuori
Dal rovinoso declino
Di un giorno nuovo
E vecchio
Come il solito presentimento
— 24 dicembre 2021
Leggere mentre faccio stretching mi appaga molto (poi alcuni esercizi vanno fatti senza far altro, chiaro); è come se io riesca, grazie a questo, a ristendere, riallungare, riassestare tutti i fili della vita. Esce bene la stanchezza della corsa, si affievolisce l’affaticamento mentale della routine quotidiana, cioè rimetto a nuovo i muscoli ed esploro nuovi mondi: tutto si rinnova e ridiventa pronto per la prossima corsa, la prossima lettura.
— 23 dicembre 2021
Ho sentito una felicità intensa e poi, e poi il dolore. Un dolore che ti toglie il fiato, col pianto, quel pianto lancinante che non avevo da tanto. Ti amo ancora, non so come fare a smettere di pensarti, l’unico modo sembra morire. L’unico modo sembra morire.
— 22 dicembre 2021
Che dici se facciamo un altro giretto di corsa stasera? Mi sento felice e non dovrei, in generale non ci sei… Figuriamoci se posso immaginare di portarti in braccio come un tempo! Circa due settimane fa ho immaginato di farti la cioccolata, e di rubarti fugacemente quella che ti finiva ai lati della bocca, ai limiti delle labbra. Voglio prenderti e portarti via ancora, questa follia mi spiazza, com’è stupida la speranza.
— 20 dicembre 2021
Oggi pomeriggio mi sono allenata ancora dalle 17 alle 18 circa, nella nebbia, col buio, insomma un po’ nell’oltretomba. Mi dispiace perché di questo passo la morte non avrà davvero più segreti per me! Scherzo ovviamente, ma mamma mia che freddo con 3 °C, l’umidità addosso, e anche quel venticello: cercavo di ripararmi dietro ai palazzi più imponenti… Mi sono risparmiata gli esercizi di braccia, solo corsa e poi “Mirianaerobics”. Non c’era nessuno che correva, o probabilmente non l’ho visto nella nebbia, ma è stato bellissimo comunque. Ora doccia, pappa, e dopo stretching, il fondamentale stretching. Com’era… per essere costanti nello sport ci vuole tantissimo impegno, e direi organizzazione precisa degli orari (da far incastrare), e costanza nel mangiare bene, ecc. Ma quello che dai prima o poi lo riprendi.
— 17 dicembre 2021
Sono appena tornata da un allenamento di corsa più esercizi per le braccia all’aperto. C’erano: nebbia, buio, 3 gradi centigradi, e per non farsi mancare niente anche i “problemi di donna” al 3º giorno. Per essere costanti nello sport ci vuole tantissimo impegno.
— 15 dicembre 2021
Alcune sere ero così felice che venivo a prenderti, senza il tuo permesso, e correvo per le strade con te, portandoti in braccio. E immaginavo di cantare, ma senza che tu mi sentissi, che senso avrebbe avuto altrimenti, sarebbe stato imbarazzante. Ogni tanto ti davo anche un bacetto sulla fronte. Oh com’ero felice!
— 9 dicembre 2021
Comunque meglio una gallina domani. Io punto sempre alla gallina. Che poi se l’uovo ti si rompe cosa ci fai, puoi solo lanciarlo contro a un muro, o al massimo che ne so contro qualcuno che ti sta antipatico.
— 5 dicembre 2021
Alle persone piace stare appiccicate. A me no. Non mi è mai piaciuto, adesso mi piace ancora di meno, per fortuna le ha allontanate un po’ il virus. Sembra che debbano per forza toccarsi, annusare altre persone, percepire il grasso epiteliale di un altro umano, il fiato, l’affanno, e persino l’incredibile fragranza emanata dal corpo, il malcapitato sudore, perché poi il profumo, se c’è, è pura finzione, copertura, inganno. Non riesco a giustificare questo comportamento appiccicoso, spero capiscano che incollarsi non è sempre così emozionante. A me piace vedere le persone per intero, a distanza maggiore, in modo da interfacciarmi senza rompere l’equilibrio dell’intorno delle loro caratteristiche, delle loro funzioni vitali. Poi c’è l’affetto, e allora mi sento di dire che l’amore debba essere stretto, un’unione vera, ma con uno, non con uno qualsiasi, con chi vuoi stia veramente incollato a te.
— 3 dicembre 2021
In questo slot il 20 novembre avevo scritto del mio innamoramento, ma ecco, è già finito, è finito prima di iniziare, ma meno male. Quel ragazzo non aveva nemmeno una vaga idea di cos’è l’amore, non che io invece sappia cos’è, o che qualcuno lo sappia davvero, ma un’idea almeno ce l’ho. L’amore è dolcezza, generosità, sensibilità, e molto altro. Allora vorrei scrivere della giornata di oggi, mi sa proprio che è già tempo dei racconti strabilianti di cui parlo nello slot qui sotto. Anche se forse stavolta vi faranno poco ridere.
Stamattina ho avuto lezione, Analisi Matematica 2, la adoro, è stato ovviamente bellissimo seguirla e via dicendo. Poi pranzo contenta, ma dopo pranzo cominciano i problemi. Il ragazzo che mi aveva detto che forse “era già un po’ amore” continua di nuovo ad alimentare la sua attività principale nel nostro conoscimento. Per raccontare bene il tutto, voglio tenere ancora un po’ celata quest’attività, che tra poche righe descriverò. Tutto è partito in maniera “colpo di fulmine”: c’è attrazione reciproca, sia fisica, sia generica, intellettuale ecc. Dopo pochi giorni però mi accorgo di qualcosa di assurdo, lui non fa il vaccino “per principio”, dice di capire il vaccino, di credere nel vaccino, ma che per sostenere la libertà di scelta non lo fa. Gli scrivo un messaggio per fargli capire quanto questo sia sbagliato, anche provocandolo, per ragionare e… dopo giorni e giorni da orgoglioso torna, dicendo di aver fatto la prima dose e di essere in attesa della seconda, di aver capito dove stava sbagliando, un miracolo. Quasi piango dalla gioia di averlo ritrovato, dalla commozione, ma che stupida illusa sono stata a ripensarci adesso! Proprio qui comincia a mostrarmi l’attività a cui ho iniziato a riferirmi qualche riga fa. Si tratta banalmente e animalescamente di esternare la sua eccitazione incredibile, che dice di non aver mai provato così prima di incontrare me, allora mi chiede di condividere delle foto, accetto e diventa un incubo. Tutto il giorno diventa un via vai di falli auto-distruggibili, intendo di foto/video del suo fallo in agitazione, visibili una sola volta e basta, e ormai come faccio a dire “è troppo, basta” o “non credi sia poco romantico?”, troppo tardi. Poi però mi viene un dubbio, la mia accoglienza generosa e sottomessa di falli auto-distruggibili si interrompe, capisco che forse lui è lì con me solo per quello, ci litigo e di nuovo silenzio. Questa volta però dopo pochi giorni gli scrivo, gli dico che ho dubitato, che ho pensato fosse lì solo per quello vista la quantità esagerata di materiale… Capisce e mi dice che gli interesso per tutto, non solo per quello. Ma indovinate un po’, passa a mala pena un giorno e ricomincia tutto l’incubo, mi chiede, gli dico “se ti è necessario qualcosa manda” e lui manda più di prima, e chiede anche questa volta, insistentemente, di partecipare all’autodistruzione di foto anche mie, non riesco, gli dico che come minimo dopo l’ultima rottura avrei preferito calmare tutto per qualche giorno ancora… Mi sento pressata, per giorni, e poi arriviamo a oggi, in cui gli invio un link di uno stupido articolo, contenente un argomento a lui sgradito, ma gli dico che è solo divertente, che poi non avrei mandato più niente… Ma no, dice no, no, no, non lo apro, non lo vedo. Mi arrabbio da morire, penso a cosa ho subito nei giorni precedenti, non riesco a sopportare l’idea, gli dico che avrei dovuto fare lo stesso con i suoi ANCORA troppi falli che si autodistruggono. Non capisce, dice che avevo detto sì, dico che ho detto sì ma avevo già spiegato che doveva essere una cosa meno ossessiva, mi dà tutta la colpa, di parlare un attimo al telefono “non ha voglia”, sono costretta a bloccarlo perché invece a scrivere non si ferma. Ho incontrato un maniaco, o un depravato, o un insensibile, me n’ero innamorata molto e non vedevo che stavo solo subendo la sua volgarità. Non ho più parole, non ne ho davvero più, ho paura siano tutti così, ho paura di incontrare altri insensibili porci.
Vorrei tanto ritornare al momento in cui mentre cercavo di chiamarlo ho incontrato una vecchietta, per strada, che mi ha chiesto dove fosse la chiesa, ma la chiesa di Zivido o quella di San Giuliano, le faccio (stava andando in direzione Zivido). Mi risponde quella di San Giuliano, quella di Zivido no, troppo lontana… Aveva perso la strada, non sapeva più dove si trovasse esattamente, con la pioggia e il buio faccio fatica, mi fa. Allora decido di accompagnarla verso la chiesa giusta per un tratto di strada, in pochi minuti mi racconta che di recente è caduta rompendosi il ginocchio, e ora ha una protesi che le hanno messo a Pavia, e però cammina piano, e non dovrebbe essere nemmeno lì con me fuori, il figlio le ha detto di non uscire più per paura che cada ancora, le indico l’ultimo tratto da fare, la saluto, m’ha riempito di tenerezza, forse in questo mondo tra tanto schifo è ancora presente la bellezza.
— 22 novembre 2021
Chi mi manca di rispetto oggi, non ha idea di cosa nel futuro gli aspetterà. Potrebbe finire in racconti strabilianti, con la sua goffaggine irrispettosa e la sua superficialità. Sento già la chiara risata della mia penna o dei miei polpastrelli quel giorno, il giorno della creazione di quelle belle parole divertite, e poi quella degli occhi vispi dei lettori, divertiti.
— 19 novembre 2021
Avrei voluto sfiorare delicatamente la tua mano quel giorno, quel giorno in cui premevi con eleganza sublime i tasti della radio. Volevo evitare di farti fare un incidente, però sento ancora i brividi che avresti potuto provare. È un’immagine che non dimentico, a volte mi sembra di avere ancora la tua mano meravigliosa davanti, poi mi ricordo che sei di altri. Avrei preso volentieri anche uno schiaffo, ma sarei affogata nell’amore se mi avessi guardata sorridendo.
— 15 novembre 2021
Il mondo, in fondo, è solamente una strana roba che si muove, ricoperta di troppi accumuli insignificanti, disordinati, di stupidi atomi.
— 6 novembre 2021
Non avevo mai ottenuto un incontro così ravvicinato e lucido con la morte, mi riferisco alla conquista di un pensiero molto limpido, evidente, di cosa può rappresentare la quieta inesistenza, o per meglio dire quel blocco, quel congelamento dell’ultimo istante di esistenza. E per questo credo di non aver mai avuto prima d’ora un pensiero così razionale sull’inatteso e vuoto senso della vita. Secondo la mia nuova razionalità, solo distinguendo in maniera lampante cosa la morte è in grado di creare distruggendo la vita, è possibile capire le intenzioni della vita stessa, dinamica, irrequieta, irruente.
— 2 novembre 2021
Perché niente è o non è. Tutto è tutto strano.
— 27 ottobre 2021
Chi non ha voglia di imparare, o la curiosità di progredire, non lascerà nulla, anzi plastica.
— 16 ottobre 2021
Oggi osservavo le case. Le case possono essere di ogni genere, vecchie o ristrutturate, belle o trasandate: ma tutte dentro hanno letto, cucina, bagno, connessione, corrente elettrica, acqua, gas. E allora siamo tutti uguali; c’è casa e casa, siamo tutti diversi, ma siamo tutti uguali.
— 28 settembre 2021
E ogni volta torno da te
E ogni volta torno da te
Sotto casa
Triste o allegra
Di mattina o di sera
Perché sei la mia stella
Non sei spenta
Sono attenta
Sarai sempre bella
Nei miei pensieri
Ti sento ancora addosso
In quell’abbraccio
Ci penso ridere
In macchina
Sento un calore immenso
Forte almeno
Quanto il dolore
Del tuo no
Amore
— 23 settembre 2021
Siamo immersi in un mondo pieno di pregiudizi, giudizi, che “lascia perdere”, per chiudere gli occhi, per stare nel buio dolce della superficialità.
— 22 settembre 2021
Non ci sei più
Piove
Non so se è amore
L’ho dato tutto
Non ho avuto molto
Comunque non piove
Diluvia
Ma per cosa
Sono sola
Non ci sei più
— 18 settembre 2021
E per fortuna esiste il sonno. Il sonno ti lascia in pace, ti ripara da ogni inganno, almeno per la durata di un sogno, ogni giorno. Poi la luce risveglia, ti chiede, ti cambia; ma per fortuna esiste il sonno.
— 9 settembre 2021
Quando scrivo ritrovo chi voglio essere. Non esiste più nulla se non la mia scrittura, tutto ciò che ho attorno si azzera; posso trovarmi in una posizione scomoda, in qualsiasi parte della casa, per strada, sulla metropolitana, a testa in giù, ma se comincio a scrivere non mi fermo più. Quando scrivo so che è quello per cui veramente vivo.
— 8 settembre 2021
La vita è essenzialmente un mistero. Rare volte al nostro sguardo può apparire bella, trasparente, ma la verità è che in ogni frangente ci sta nascondendo qualcosa.
— 5 settembre 2021
Ti giuro, ti amo
Forse non ti ho persa ancora
Siamo sempre qui alla solita ora
Parole inutili come il vento
O bizzarre e semplici ma forti
Non cancellano i miei torti
Ma ti giuro non mento
Ti amo
Ti giuro, ti amo
— 30 agosto 2021
Prova di traduzione
Maybe I still haven’t lost you
We are always here, usual time
Unnecessary words such as wind
Or bizzarre and simple but strong
They don’t erase my wrongs
But I swear, I don’t lie
I love you
I swear, I love you
E mentre sei felice io ti aspetto
E mentre sei felice io ti aspetto
Non bastano gli abbracci nel letto
Ti immagino ogni giorno camminare
A volte sembri così presente, definita
Come se ti potessi davvero sfiorare
Ma che non esisto è la verità concreta
Per te, è chiaro, non esisto neanche più
Per me invece, è sicuro, esisti solo tu
— 26 agosto 2021
Prova di traduzione
And while you’re happy I’ll wait for you
Those hugs in the bed are not enough
Every day I imagine you walking
Sometimes you seem so present, defined
As if I could really touch you
But that I don’t exist is the real truth
To you, it’s clear, I don’t even exist anymore
But for me, for sure, there’s only you
È così bello sparire
Scomparire, sì dico sparire,
È così bello sparire.
Come un lampo
Che arriva e che scappa,
Come una zappa
Che scava e che lascia
E una volta finito non torna,
Sulla terra non ritorna.
— 18 luglio 2021
Penso che la banalità, la semplificazione volta alla pura facilitazione, al risparmio di fatica e impegno, non siano mai qualità. Ed è per arrivare sempre a una maggiore qualità che si dovrebbe esistere.
— 3 luglio 2021
Non so arrendermi: le darò tutti quei bacini delicati, la coccolerò dolcemente; anche se per raggiungerla dovessi correre per 50 chilometri, anche se dovessi aspettare altri anni.
Non c’è creatura più bella di lei.
— 30 giugno 2021
Faremo cose semplici, le sfiorerò il collo, le farò un massaggino meraviglioso, se vorrà la pettinerò delicatamente, le darò un bacino sull’orecchio, sulla tempia, o sul nasino, con sensibilità assoluta, e mi tremeranno le labbra; il contatto sarà talmente gentile da diventare desiderabile ogni giorno della nostra vita insieme.
— 28 giugno 2021
È bellissimo pensarla sempre, non dobbiamo mai guarire dal cercarci; penso sia inevitabile rimanere collegate: qualcosa di inspiegabile mi connette a lei, e la particolarità è che se lo vogliamo il nostro legame potrà esistere per sempre, si trasformerà negli anni certo, ma io non la voglio lasciare per niente al mondo.
— 15 giugno 2021
Respirare è un obbligo insensato
Dovrei davvero buttarmi
Sotto una macchina,
Per sentire finalmente
Di aver perso qualcosa di me,
Cioè tutto.
Perché sembra io debba dimostrare
Quello che non sono;
E respirare è un obbligo insensato
Su questa terra maledetta
Senza amore.
— 17 maggio 2021
È importante lei faccia quello che vuole, quello che sente veramente dentro, senza tirarsi indietro anche se pensa sia irrealizzabile, impossibile.
Niente è impossibile amore mio.
— 13 maggio 2021
Forse le mie parole non saranno mai all’altezza di questo sentimento dolcissimo, così intenso da immobilizzarmi, da lasciarmi senza fiato. Un altro diluvio è in arrivo, ormai sa perché.
— 10 maggio 2021
Senza di lei il mio cuore sarebbe rimasto infelice, incapace di scoprire il significato profondo, dolce e unico contenuto nel suo battere.
— 9 maggio 2021
Le dico ti amo ogni sera prima di dormire, ormai da mesi. Non so se l’ha mai sentito. Mi copro, spengo la luce, e le dico ti amo amore mio. Ti amo amore mio, buonanotte.
E se è giorno, buongiorno dolcezza. Una carezza delicata.
— 30 aprile 2021
Ho un fuoco nel cervello, nel cuore, nel fisico, fiamme che non si spengono mai, nemmeno per un istante; e come la fiaccola delle olimpiadi, richiedono attenzione e forza sovraumane per non farle spegnere mai.
— 16 aprile 2021
Non sono quindi il giorno, la ricorrenza, o una temporanea infatuazione – piccola goccia ben differente dal lungo temporale del mio amore – a spingermi a dirle che penso a lei ogni istante della mia vita, e non c’è vita migliore di questa.
— 8 marzo 2021
L’acqua è più meritocratica della terra
L’acqua è più meritocratica della terra;
Se non sai nuotare ti afferra,
Ti tira giù, in profondità.
Invece la terra ti lascia sempre la libertà
Di scegliere come e dove andare,
Anche se non sai camminare.
— 6 febbraio 2021
Sono in un mare di agitazione, tutto affonda: ogni pensiero precedente, anche vacillante, sparisce; il caos è invece attraente, mi chiama e vince. Cerco la pace ma non c’è, è sparita, è scappata con la scarsa certezza che avevo, ora si accinge a impossessarsi della mia anima inquieta. Poi l’agitazione spietata sale, prende potere e si siede su tutto ciò che trova, prepotente. Rimango sotto, schiacciata, da qualcosa di impalpabile ma asfissiante. Perdo tutta la visione su ciò che era, e si spegne anche l’ultima luce che prima scorgevo davanti a me.
— 19 gennaio 2021
E poi ci sono quei giorni in cui ti chiedi se l’affetto profondo unito al desiderio è amore oppure qualcos’altro.
Fino a farti venire il mal di testa, e le lacrime, e il mal di testa alle lacrime.
— 16 gennaio 2021
Secondo me la normalità non esiste; sono il mondo, la vita che continuano a modificare le loro caratteristiche e i loro problemi.
— 6 gennaio 2021
L’ignobile creatura
Rimossa l’ignobile creatura,
Indisturbata volerà.
Per l’eternità, felice
Finalmente sarà
Sola, l’ignobile creatura
Ripudiata si contorcerà.
E nel non darsi pace
Infine scomparirà
— 1 gennaio 2021