Archive 2.0

Jan-Feb 2022


Sia chiaro però, la mia infelicità, la mia vuotezza, non derivano dalle attività, dai risultati, dallo studio, dai progetti paralleli, dalle passioni, dallo sport: tutto questo mi dona da sempre grandissime soddisfazioni, basta impegnarsi, seguire i propri talenti. Tuttavia sono convinta che chi sa sentirsi appagato dalla sola riuscita di quello che ho appena elencato viva di autoinganno. Come possono cose così concrete spingere più in alto la vita di un uomo? Non possono. Per elevarsi servono i sentimenti, i sogni per l’attuazione di un cambiamento sul piano umano; solo l’amore può cambiare veramente la vita di un essere umano, può renderla davvero sensata. Quello che mi succede è semplice, ogni giorno che passa l’amore vero mi sembra sempre più un miraggio, mi stanco, mi abbatto, voglio punirmi. Questo è tutto.

— 17 febbraio 2022


Oggi la voglia di punirmi è eccessiva, mi spaventa. Spero di cavarmela con qualcosa di reversibile ma mi darei così tanti pugni da arrivare a non riuscire più a respirare. E l’assurdità è che credo io possa farlo senza che nessuno si dispiaccia, a chi importa di me?

— 16 febbraio 2022


L’amore è in rivolta

 

Torna la pioggia,

L’amore è in rivolta,

Chissà se mi leggi,

Se a volte mi pensi,

Se lo vorresti ancora,

Un bacio in primavera.

Forse no.

 

— 14 febbraio 2022


La luce della luna entra nella mia stanza, forse anche nella tua. Vorrei essere la luna per stare con te. Non ce la faccio più senza di te, ho bisogno di te.

— 12 febbraio 2022


Oggi è giovedì e di giovedì – se mi alleno – ci vediamo quando tu sei in macchina e stai arrivando a casa, e io invece mi trovo ancora nel pieno del mio allenamento, anche quattro settimane fa è stato così. E pensa che sono talmente rincoglionita che poi ogni volta mi ricordo precisamente anche a che ora ti ho vista: quattro giovedì fa erano le ore 13:18, oggi le 13:22 (saranno questi i nostri due 2 di cui scrivevo l’altro giorno?). Avrai pensato che accelerando magari non ti avrei vista, ma mi dispiace, ti ho vista sicuramente prima io, ero in piedi e ti ho vista da lontano, credo di saper vedere la tua macchina anche a 7 km di distanza; inoltre per il mio cervello ci trovavamo attorno a un orario conosciuto (vaglielo a dire al mio cervello di non pensarci, ah, inutile)… Allora poi per il tuo passaggio mi sono seduta, e come quattro settimane fa ti ho dato le spalle, come potevo comportarmi altrimenti? Secondo me se fossi stata sulla strada mi avresti investita volentieri, o forse no solo perché così facendo il mio cadavere senza vita ti avrebbe creato dei problemi, meglio pensare che l’ignobile creatura non esista e basta, no? Ho sentito che avevi la radio accesa in macchina, era abbastanza alta.

Mi odierai, e mi avrai dimenticata in maniera estremamente semplice, ma io no, io non sono capace di dimenticarti nemmeno per un istante del nostro tempo qui.

— 10 febbraio 2022


Giorno per giorno mi sto accorgendo che la scrittura è, di fatto, uno strumento potentissimo; rimane incisa, e con una frase, un racconto reale o una storia immaginaria si può imprimere qualcosa di decisamente straordinario, unico, che verrà così ricordato con la tua prospettiva.

— 7 febbraio 2022 (su Twitter)


Sono le 18:00, è nuvoloso ed essenzialmente buio, stasera mi sento decisamente meglio. È come se io oscilli tra i due stati di un bistabile, 0, 1, 0… 1. Il mio cuore starebbe sull’1 in maniera perpetua e costante, il mio cervello invece tenderebbe ad affiancare una sfilza di 0, 0, 0, incontrollabile, indecifrabile, se non paragonabile a una caduta inesorabile. No! Mi rialzo, al diavolo tutto.

— 4 febbraio 2022


Ieri sera sono andata a dormire piangendo e stamattina mi sono svegliata tra le lacrime, ho fatto un incubo terrificante. Prima d’ora non avevo mai percepito così negativamente la mia esistenza, qualcosa di inutile, di irrimediabile, vorrei punirmi. Non so se questo terribile periodo si protrarrà a lungo, se questo senso di vuotezza continuerà a soffocare per sempre la mia vita – so di non poterlo sostenere ancora per molto – oppure se un giorno questa sofferenza finirà o se prima cesserà la mia vita stessa.

— 3 febbraio 2022


Qualche minuto dopo le ore 13:00 ti ho incrociata in macchina, in via Europa, tu non mi hai vista ma io ovviamente sì. Stavi molto bene, e com’è bello sapere che in quel momento sono stata così vicina a te, a pochi centimetri di distanza. Credo che poi la verità sia che nei miei pensieri tu sei salita in macchina da me, e siamo andate via insieme, non in due macchine separate. Tornando a casa ti stavo proprio pensando, e stavo pensando che oggi è il 02/02/2022; vorrei tanto che almeno uno di quei due sia di noi due. Ti amo tanto, ti ho sempre amata.

— 2 febbraio 2022


«I maschi ci tenevano così tanto, al ca**o, ne erano così orgogliosi, ed erano convinti che tu ci dovessi tenere ancora più di loro.» — Storia di chi fugge e di chi resta. L’amica geniale, E. Ferrante

Direi: ci tengono, ne sono*. Com’è ben scritto, quindi non mi lamento solo io.

— 27 gennaio 2022 (su Twitter)


Il pomeriggio è dolce con te, il sole scende, la luna ci attende. La musica è armoniosa, i pensieri hanno voglia di vederti, e come ti vedo, ti vedo bellissima, ti stringo la mano e andiamo dove vuoi tu.

— 20 gennaio 2022


Avevo creduto di poterti dimenticare, ah che stupida. Mi hai creato così tanto dolore, che ho provato, con tanta forza, a staccarmi da te, da tutto, a farti scivolare via da un periodo importante della mia vita, direi forse il più importante. Ma il mio amore mi ha catturata ancora, sono in balìa della tempesta, lo stesso amore che hai deriso, che hai accomunato a un innamoramento banale, infantile, ma nemmeno la più grande fermezza mentale sarebbe capace di dir basta al mio amore, un amore che va avanti da più di tre anni senza lasciarmi scampo! È così invadente questo mio folle amore, vuole esistere a tutti i costi; è sempre pieno di dolcezza, tanto che spesso mi viene tanta paura: è incredibile, qualcosa di mai visto. Non si spegne mai questo mio fuoco, è così esteso e vivace, non posso combatterlo più, non so più cosa tentar di fare, sono stanca. Mi resta solo da caderci dentro, infiammarmi ogni giorno senza poterti amare. Ieri ti ho immaginata nitidamente, da sentire la tua voce in maniera limpida. È meravigliosa, e probabilmente non la sentirò mai più.

— 16 gennaio 2022


Sento sempre ribollirmi qualcosa dentro

 

Sento sempre ribollirmi qualcosa dentro

Quando ti penso

E allora ti bacio, ti bacio tutto il giorno

Ovunque, dappertutto

Vorrei tanto sapere cosa mi hai fatto

Cosa mi hai detto

Sono stata avvelenata dal tuo profumo

Mi hai anestetizzata

L’altro giorno c’era una persona, non tu

Ma io vedo solo te

Le sono corsa dietro per capire meglio

Era ovvio, mi sbagliavo

Non era bella nemmeno lontanamente

Come lo sei tu

 

— 14 gennaio 2022


C’è il tramonto, ieri non si è mica visto: nebbia fittissima. Ormai quando c’è la nebbia fitta davanti casa mi dico che ancora è buono allora, ancora abito in un luogo di semi-campagna.

Sto studiando, e quanto mi piace la Matematica risulta sicuramente incomprensibile ai più. Entrare con la concentrazione giusta in certe materie dell’Ingegneria mi incute quasi sempre un po’ di timore, ma una volta immersa le stesse mi catturano, intensamente, e studiarle diventa per me incredibilmente divertente.

— 11 gennaio 2022


Stamattina sono uscita alle h. 11:30, ho corso e fatto i soliti esercizi per le braccia (e core); ovviamente è ritornato il freddo tagliente in concomitanza ai “problemi di donna” (primo giorno).

Ora sto facendo stretching e leggendo, come, vi raccontavo giorni fa, mi piace molto fare (e devo, per incastrare le cose); è proprio vero che questa pratica ristende e riassesta tutti i fili della vita, sentite qua:

«Anna era chiaramente ammirata dalla sua bellezza e giovinezza e Kitty, prima ancora di rendersene conto, non solo si sentì soggiogata dalla sua influenza, ma addirittura se ne sentì innamorata, come delle ragazze giovani sono capaci di innamorarsi di signore sposate e anziane.»

È una frase del libro che sto appunto leggendo, “Anna Karenina”. E sembra che io avessi bisogno esattamente di questa frase, che non svela un concetto affatto nuovo per me, ma mi ricorda che non sono proprio fuori dal mondo.

Mi manchi, e ti amo. Nulla potrà consolarmi.

— 10 gennaio 2022


È una stupidaggine ma la amo: con gli AirPods 3 nelle orecchie, che non stanno riproducendo niente, si sente bene il proprio respiro.

Sto facendo un ripristino e cercando di stare di più con me stessa. Nell’ultimo periodo ho voluto tanto bene a delle persone rivelatesi orribili.

— 8 gennaio 2022 (su Twitter)


La sera vengo a cercarti, per averti tra le braccia e amarti. Lo faccio, ti amo, ti amo ogni giorno.

La sera vengo a cercarti, a baciarti, e ogni volta sembra che quel momento valga più di tutti.

Vivere è immaginarti, sognarti, saperti.

— 6 gennaio 2022


Mi fa ridere: se ti lamenti di quanto il mondo è brutto e assurdo c’è sempre qualcuno che viene a dirti che potresti provare ad andare da uno psicologo.

Credo che invece sia colui che crede di dover sempre vedere il mondo bello, anche se è inaggiustabile, ad avere seri problemi.

— 3 gennaio 2022 (su Twitter)


Spesso mi ritrovo a dover spiegare le ragioni che mi hanno spinta a scrivere determinate associazioni di parole e capisco di aver davanti qualcuno che crede che le parole siano quelle, quelle che esattamente legge; ma non è così, scrivere qualcosa va oltre al semplice comunicare.

— 2 gennaio 2022 (su Twitter)