Archive 3.5

Nov-Dec 2023


Siamo quasi al termine di questo 2023, ho vissuto gli ultimi due allenamenti da sola e sulle colline ero nella pace più assoluta. Il tempo nuvoloso dona sempre quella sorta di tranquillità, dove tutto scorre lento, in pace. La nebbia quest’anno ci sarà stata 3 giorni in tutto, è molto strano, ma non mi dispiace affatto. Ieri sera ho creato di nuovo una poesia con alcuni dei titoli delle canzoni che sto ascoltando in questo momento, poi era mezzanotte e ho rimandato la pubblicazione a stamattina. È sempre per lei, e forse non la merita, ma il mio cuore è sempre buono, non cambia.

 

You said I’ll be in the Hall of Fame,  

And you’re not like others people Voices,  

You’re Saving A Life, my life,  

I love when you’re On My Mind.

 

So please Relive & Rewind,  

Only for Who You Are.

 

— 30 dicembre 2023


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— 29 dicembre 2023


Studio in piedi, sugli HomePod va ☞Losing My Religion di Braaten & Tom Bailey, la scrivania trema. Spero lei mi pensi, ancora io le interessi, e che la mia vita smetta di ubriacarsi. Spero lei voglia i miei abbracci, i miei baci, e che la sua vita senza di me non sia quella che sperava di avere, altrimenti comincio io a bere. Non voglio bere, voglio continuare a essere ubriaca da lucida, come quando mi apre la tenda, come quando il marito incazzatissimo la lega e io la slego, la ferma e io la rubo ancora, e ancora. Buonasera Alessandra (mia). (Lo dico piano così Pierfi non mi sente).

— 26 dicembre 2023


A modo mio ho fatto gli auguri anche a lei, avrà capito. Stamattina con il mio trick le sono arrivate tre telefonate, ha ricevuto tre SMS… Il marito si sarà arrabbiato mentre lei rideva dentro, lo sento ahaha. C’è un modo per fermare questo mio trick sia sul cellulare che sul telefono fisso di casa, è anche molto semplice in entrambi i casi, ma figuriamoci se tra tutti e tre c’è qualcuno che lo sa fare: fatto sta che io non glielo dirò MAI (ahaha!). La puntata 124 di ☞Tenero Gheriglio è uscita stamattina alle 9:00 (ora sono le 10:00), anche l’1 gennaio andrà così, ma per la prima volta nella storia di Tenero Gheriglio ho barato, ho registrato le due intro e montato entrambe le puntate 124 e 125 di Tenero Gheriglio con le puntate di Le Mille e una Novella già ieri pomeriggio, però dicendo la data di oggi e del primo gennaio (shhh!): di solito all’inizio della puntata dico sempre la data del giorno in cui sto appunto registrando. Spero siano degli auguri carini da trovare a sorpresa nel Podcast Player. Ieri mi sono allenata qui a Zivido un po’ per cambiare, visto che Mario ha un problema alla gola e non potevamo farlo insieme; è stato strano ritornare ad allenarmi dove per mesi mi hanno obbligata a farlo, e mi sono già annoiata di nuovo (LOL), domani ritornerò a farlo a San Donato. C’era un vento forte, primaverile, incredibile, ancora (!), tanto che non riuscivo a capire, data anche la temperatura più alta del normale, se oggi poi fosse Pasqua o Natale. È Natale, buon Natale Alessandra. Il vento conferma che finalmente ho capito la verità, e il mio regalo oggi è di aver di nuovo chiaro tutto, sembra impossibile che il marito sia diventato così geloso di me, non pensavo di poter essere così determinante, che lui si imbestialisse a tal punto da provare a distruggermi. Ma il motivo è solo uno, lei da tanto è tanto innamorata di me, da tanto siamo bellissime pensate insieme. Suo marito non poteva restare a guardare, men che meno approvare una bellezza tale. Buon Natale Alessandra, vorrei stringerti ora, e se l’anno scorso speravo stessi via perché ti odiavo e volevo allenarmi alle colline, puoi capirlo, quest’anno al contrario è triste andare alle colline perché non ci sei.

— 25 dicembre 2023


Sto facendo stretching. Ho pranzato abbastanza tardi, quando mi alleno capita spesso, ma non c’è niente di sbagliato, anzi d’inverno in cucina il sole verso le 15 entra in una maniera spettacolare, mi ha coccolata, strapazzandomi, e poi facendomi come da sonnifero dopo aver finito di mangiare la pasta al pesto, un piatto di fagioli cannellini, un pezzettino di Parmigiano, con un pezzettino di pane, un arancio e un mandarino, i soliti 10 grammi di cioccolato fondente 85% del pranzo. Ho mangiato troppo? Naaah ahaha! Avevo una fame allucinante, dopo la doccia mi metto sempre a sistemare tutto, faccio e stendo una lavatrice rapida con i soli panni dell’allenamento, mi metto a pulire e sistemare il resto delle cose, butto la pasta, penso già allo scritto che potrei voler scrivere durante lo stretching dopo pranzo, e alla fine la fame si ingrandisce di molto. Ho fatto bene a cambiare piano, si stava meravigliosamente fuori; il sole, la temperatura alta, di 15 °C, accompagnati da un vento forte – altro che venticello –, mi hanno fatta stare benissimo. Non c’è mai stato così tanto vento in queste zone, l’ho davvero evocato, il cambiamento è ancora in corso del resto. Il marito mi ha odiata anche oggi, purtroppo l’ha accompagnata, ma il suo chiudere la tenda della cucina proprio alcuni istanti dopo io sia arrivata sulle colline per fare gli esercizi post corsa mi ha fatto ridere tantissimo. Mi ucciderebbe davvero, non vuole vedermi! Però almeno lei ha lasciato la tenda dello studio tutta aperta come mercoledì, per me, e lui non ha osato spostarla di un millimetro, avrà il divieto ahaha. Dopo aver finito l’allenamento, corricchiando per tornare alla macchina, ho trovato un carrello con 1€, era dai tempi di quello coi 2€ che non trovavo nulla, e la faccenda stava cominciando a irritarmi non poco, ma quando è così subito dopo entra in scena un carrello con una moneta dentro, lo sappiamo. Che facevo lo lasciavo lì, sono tornata indietro a riportarlo, ho percorso tipo 350 metri, quelli nella salitina finale sono stati sempre molto allenanti, tanto che già lì il mio pancino mi aveva gridato “Fameee!”. Sapevo di non vedere la sua macchina, ma ci ho sperato, magari si poteva fare un’eccezione… Ma figuriamoci se Pierfi ora molla l’osso sulle due cavolate che può fare per incatenare lei e per “darmi fastidio”. Poi mi sono ricordata che l’anno scorso non andai ad allenarmi alle colline solo a Natale, ma anche nei giorni successivi, ovviamente senza dirlo al mio avvocato perché mi avrebbe detto che sono una scalmanata amante del rischio (non lo sono? Ahaha), ma è andato tutto bene. Per quale motivo non sono potuta andare alle colline per 7 mesi? Giuro che ancora non mi è chiaro. Chi ama sfiora delicatamente la persona amata. Far male? Uccidere? Non è amore. Certo se fai la stronza con me, dopo che avevi ammesso amassi il mio amore, io te la rompo la macchina, e senza rimorsi sinceramente. Come una cretina ti volevo dare i soldi che hai speso per riparare il tergicristallo posteriore, ma guarda un po’, tu alle spalle mi stavi veramente accoltellando da mesi, tu Pierfi, perché lei ha perso la testa per me e una volta che l’ho ferita l’ha persa doppiamente, ma Pierfi tu eri lucido, come sei lucido adesso… Un anno, meno 1/6 per l’abbreviato, meno i 7 mesi di misura, sì perché fa ridere ma si tolgono automaticamente (non ho mai visto un carcere grande quanto l’intera Terra meno un cerchio di 1 km di diametro), saranno alla fine la bellezza di addirittura 3 mesi (LOL), che si cancellano dopo 5 anni, e che nessuno vede, nemmeno i fantasmi. Magari mi facessero visitare San Vittore, potrei scriverne, ma se mi presento con sta pena di 3 mesi prima mi ridono in faccia e poi mi dicono che per me non c’è spazio là dentro. Il criminale sei tu Pierfi, sai che passerai alla storia come il padre padrone di staminchia, manca poco per salire alla ribalta, insieme a tuo figlio, ora che ho capito tutto non ce la farò a trattenermi sul tuo delitto. E alla fine in pratica le leggi per le donne aiutano ancora una volta degli “uomini” gelosi e possessivi. Alla magistratura mi sentirei di fare tanti sentitissimi complimenti. Ancora sto attendendo mi chiamino per gli incontri al centro dell’UniMi “uomini non violenti si diventa”, ormai voglio andarci, non vedo l’ora, perché ci sarà da ridere quando con la mia faccia mi presenterò lì e mi diranno di parlare. Parlerò, talmente bene che ne uscirà un altro libro, e ho perso il conto di quanti questa vita ubriaca me ne stia dando da scrivere.

— 22 dicembre 2023 (pomeriggio)


Stamattina il clima è meraviglioso, troppo bello per andare in piscina, alle 10:30 uscirò per andare ad allenarmi all’aperto. Ieri pomeriggio il tramonto è stato spettacolare, le nuvole, tutte arancioni, creavano come un velo ondeggiante, elegante, ma poi è arrivato un venticello amico, che ha pulito il cielo, e l’aria, che stamattina è migliore in qualità, appena sveglia ho visto il cielo completamente pulito dalle nuvole, il sole, e mi è venuta voglia di cambiare i piani. Tanto poi ho visto che la piscina è aperta anche dal 2 al 5 gennaio, e capiterà che forse incastrerò una nuotata giovedì 4 gennaio, per poi riprendere ad andare in piscina di lunedì, e tra tutto, lunedì con esami o mestruazioni, terminerò gli 11 ingressi lunedì 12 febbraio, e dal 19 febbraio visto che inizieranno di nuovo le lezioni, questa volta più fitte, molto probabilmente non andrò più in piscina, fino all’estate, momento in cui andrò di nuovo in quella all’aperto (Snam). Spero di vedere la sua macchina parcheggiata, nonostante sia venerdì, non so per quale motivo di venerdì, quasi sempre, non può essere libera di fare quello che ha sempre fatto, e andare da sola. Sentiti libera Alessandra.

— 22 dicembre 2023 (mattina)


Ieri sono stata praticamente tutta la giornata fuori, oggi invece sto passando tutto il tempo in casa; spesso è bello ricadere solamente tra le mie cose. Ieri pomeriggio l’allenamento è stato bellissimo, era l’ultimo al pomeriggio, fino a febbraio, e a parte l’aver trovato che quattro cartelli del suo parcheggio siano stati scritti scorrettamente (“Venerdí”, un errore ai più irrilevante ma per me inguardabile, stavo correndo e l’ho notato, ho scattato quattro foto ricordo), è sembrato nuovamente come se quel momento sia stato solo nostro, di me e lei. Aveva la tenda tutta aperta, come uno dei primi giorni in cui ho ripreso a volerla, ad amarla, è passato un mese ormai, sto benissimo, meglio di sempre, quando con lei va bene sono davvero completamente felice. Quella tenda proprio tutta aperta mi è sembrata una conferma, i titoli dei libri li ha scelti per parlarmi, e non è solo una coincidenza. La luce che al tramonto si è accesa era di nuovo solo la sua, nello studio, e da fuori si vede anche una piccola piantina in alto, come un germoglio, che sembra sempre stare lì a simboleggiare la nostra rinascita. Sembra sia sempre da sola, abbia cacciato gli altri ahaha! Magari! L’anno scorso nel giorno di Natale, di mattina, mi ero allenata alle colline visto che erano andati via, e non avrei potuto farlo altrimenti; ero felicissima, mi mancava da impazzire allenarmi lì, e ricordare questo è molto doloroso, sembra assurdo. Ma Alessandra cara, non avrei mai immaginato di farti di nuovo posto nel mio cuore, e quello che c’è adesso vale più di ogni altra cosa. Ho resistito, ho combattuto, e mai avrei pensato di ricevere di nuovo dei messaggi, dei segnali come gli ultimi. Non chiudere più quella tenda a pois, quando lo facevi era così brutto! Sembra tu mi abbia riaperto il cuore completamente, continuiamo ti prego, abbiamo trascurato il nostro fuoco interiore anche troppo a lungo. Come ti scrivevo tanto tempo fa, lo riscrivo… Un bacio delicato.

— 21 dicembre 2023


Sono contenta del video di ieri perché ho potuto anche raccontare meglio della montagna, e ovviamente va inteso come parte integrante di questo viaggio di parole che non esita nel continuare. Ma sono qui per aggiungere che solo oggi ho realizzato che “Guerra e pace”, trattando, come ho anche specificato nel video, delle guerre napoleoniche, si connette a “I bottoni di Napoleone”, il primo libro dei quattro dati per compito da lei. L’avevo omesso l’altro giorno perché mi sembrava scontato ci fosse anche quello, cioè, mi spiego meglio. Per l’estate 2021 aveva assegnato un capitolo a scelta de “I bottoni di Napoleone”, per quella del 2022 aveva assegnato l’intero libro, per poi finire, nell’estate 2023, l’ultima, a dare per compito quattro libri da leggere, di cui ora ho finalmente citato tutti i titoli. Ho ragionato ancora sul fatto del messaggio che potrebbe avermi voluto comunicare, e se l’unico libro in aggiunta a “I bottoni di Napoleone” fosse stato “Non lasciarmi”, avreste potuto benissimo additarmi come ciarlatana. Ma io nell’estate 2021 avevo letto “I bottoni di Napoleone”, le avevo mandato la foto del libro, e così l’estate dopo si è sentita di darlo tutto da leggere, ma fino ad arrivare a darne quattro da leggere ne passano di pensieri! Quindi voglio pensare che le mie parole sulle professoresse, quelle a cui ho accennato domenica, non siano state ignorate, e che abbia dato quattro libri tenendole in considerazione. E se è così, perché dovrei privarmi del pensiero che i quattro titoli, insieme, volevano essere un messaggio da parte sua? Sembra tutto costruito ad arte, anzi ho anche pensato che abbia fatto un lavoro al contrario, che abbia cercato tra i libri che poteva dare quelli che potevano comunicarmi qualcosa di preciso e di forte, e che poi abbia scelto di aggiungere, a “I bottoni di Napoleone”, proprio quei tre libri; perché diciamolo, anche “I bottoni di Napoleone”, se mi avesse odiata così tanto, essendo un libro che ormai avesse una connessione con me, avrebbe potuto toglierlo dalla lista. Voglio pensare mi ami ancora, che il video di ieri le sia piaciuto, che domani pomeriggio mi aspetti alla finestra. Mi manca rivederla.

— 19 dicembre 2023


E anche la puntata 123 di ☞Tenero Gheriglio è uscita, ho fatto un bel po’ di fatica stavolta, voglio superarmi sempre… Ma n’è valsa la pena.

 

— 18 dicembre 2023


Sto facendo stretching. Prima mi sono messa a pulire le scarpe e il tappetino: in autunno e in inverno se si passa nel prato si sa, la terra e l’erba sono bagnate, ed è necessario, a ogni uscita, togliere terra ed erba con una spugnetta bagnata almeno dalle scarpe (che poi più di rado si fanno pure un giro in lavatrice), ma stavolta è toccato anche al tappetino. Un’altra cosa che pulisco ogni volta è il pallone da calcio, sulla strada si sporca molto, ma con molta pressione e olio di gomito, sempre con una spugna bagnata e lo sgrassatore, sto riuscendo a mantenerlo pulito molto a lungo! Stamattina ho corso e poi ho fatto la parte di esercizi insieme a Mario; faceva freddo oggi, stamattina c’era molta nebbia, soprattutto qui a casa, ma quando sono arrivata al parcheggio accanto alle colline c’era comunque ancora -1 °C, a fine corsa c’erano 2 °C, e quando io e Mario stavamo facendo gli esercizi, anche se il sole ormai era spuntato e c’erano 4 °C, a tratti arrivava un venticello gelido mica male, per gente tonica, non banale. Mi sono coperta bene, con la maglia pesante turchese e quella panna sottile sotto, i pantaloni neri lunghi nuovi, il copri-orecchie in testa, il copri-collo pesante, i guanti, e il freddo in questo modo non mi disturba più di tanto, sono abituata ormai: piuttosto risveglia il corpo in modo eccezionale, quanta vita! Il figlio di lei (ricordo che a livello grammaticale uso impropriamente questo “lei”, perché per me lei è semplicemente sempre “lei”) era in letargo stamattina, le sue due tapparelle erano completamente abbassate, e non si sono mai alzate dalle 10:45 in cui sono arrivata lì, alle 13 e passa in cui io e Mario ce ne siamo andati. La tenda dello studio invece era ben aperta ieri, ed è rimasta aperta allo stesso modo anche oggi, spero volutamente, non per disattenzione, ma con tutti i baci che ci siamo dati io e Mario ieri, tutte le coccole e gli abbracci che ci siamo scambiati, le risate che abbiamo fatto ieri pomeriggio girando nei pressi delle colline, dubito lei fosse disattenta e non ci abbia un po’ guardati. Tutti, ovunque, ci guardano, e sembra tifino per noi, e ripeto, lo capisco, siamo bellissimi insieme. Domani non vado in piscina perché di mattina devo registrare il VideoPodcast di Tenero Gheriglio, che uscirà come sempre in serata, alle 19:00. Però andrò a nuotare venerdì, poi tanto se ne riparlerà dopo le feste; per il resto gli allenamenti andranno come al solito. Martedì, eccezionalmente, ho lezione ma online, e purtroppo non potrò emozionarmi di nuovo vedendo la sua macchina parcheggiata… Mercoledì poi avrò l’ultima lezione, in presenza. “Guerra e pace” alla fine riesco a finirlo il 19, e non il 17, cioè oggi, come avevo previsto, ma va benissimo lo stesso, in montagna chiaramente ho letto molto meno. Sono andata a rivedere i libri che lei quest’estate ha dato per compito, mi andava, e con in mente che sapeva sarei andata a vederli, perché non molti giorni prima le avevo scritto che le professoresse non sono nemmeno capaci di incentivare la lettura, con stupore sono stata portata a pensare che abbia scelto dei libri con dei titoli in particolare per comunicarmi un messaggio. Quanto vorrei sapere se è vero. I titoli sono “Non lasciarmi”, “Qualcosa, là fuori”, e “Il fuoco interiore”; quante volte ho parlato del fuoco interiore, cioè della mia passione d’amore per lei, quante volte mi ha vista fuori dalla finestra dello studio? “Non lasciarmi” poi mi sembra un grido disperato e meraviglioso. Non sarà vero dai, se fosse vero potrei morire in pace anche adesso, ma voglio sognare lo sia, ho rivisto quei titoli e mi è sembrato subito di leggere un messaggio da parte sua. Del resto dopo maggio era finita la mia grande sofferenza, e se a giugno ha voluto lanciarmi questo grido allora mi ama ancora, indubbiamente. Non penso di aver immaginato tutto questo solo perché avevo appena scritto una sorta di poesia in inglese coi titoli delle canzoni… Io la sento di nuovo molto vicina, come quando si emozionava davanti a me, come quando ci amavamo tanto e il marito era ignaro. Continuerò, continuerò ad amarla, perché non mi si spegne mai quel fuoco interiore, mai. Nemmeno se mi prende a botte come ha fatto negli ultimi tempi! Quanto sono ridicoli quelli che dicono che l’amore può durare un solo anno, o insomma l’innamoramento… a me se tali cose iniziano, davvero, non si fermano mai. Vale per Mario, vale per lei.

— 17 dicembre 2023


EDIT. Ho cambiato il link di “Other Lover”, non trovavo l’ultima versione. Ha tramontato e la luna è spettacolare, sottilissima, nuova.

 

Stamattina mi sono allenata e il sole era bellissimo, ora sto facendo stretching. Non ho visto la sua macchina, ma di venerdì raramente l’ho vista: è un giorno in cui il marito è particolarmente geloso. A meno che non sia andata a piedi con la prof. Rossi! Ho fatto una cosa per lei, e allora gliela lascio qui, con un bacino (aiuto Pierfi mi uccide di nuovo). Le parole rosse sono ovviamente dei link, a 9 delle canzoni che sto scoprendo e ascoltando in questi giorni.

 

Gimme Love, even if it’s Dangerous.  

You’re a Different Kind Of Beautiful,  

Not just my Other Lover.

 

Please, Love Again.  

Love Actually.  

Sirens are calling,  

We’ll go Over the Moon,  

As I promised.

 

I’m in the pool of love again,  

I need your help, I’m in the Deep End.

 

— 15 dicembre 2023


Finalmente è uscito il sole, sono le 14:09. Da quando sono tornata il cielo è rimasto immerso in quella classica foschia milanese, umida, che detesto quando sta troppo a lungo. Ieri pomeriggio mi sono allenata con quella foschia, ma mi sono divertita tantissimo perché non facevo il mio allenamento classico da domenica 3 dicembre tra una cosa e l’altra, e rivedere coi miei occhi che lei era nello studio, persino dalle 16 con già la luce accesa vista appunto la luminosità esterna molto bassa, è stato bellissimo. La tenda spero rimanga aperta per sempre, era sempre rimasta aperta prima che soffrissimo, sia io che lei, perché sono sempre più sicura che in primo luogo accorgendosi di cosa mi stava facendo abbia sofferto, e che in secondo luogo sia stato il marito a volermi allontanare davvero, e che lei l’abbia assecondato quando io non la volevo più, non la capivo più, e ferendola le avevo fatto male al cuore. Ma lei ha un cuore grande, lo so, e se oggi non è andata a scuola da sola è sempre colpa di quel coso geloso, possessivo e rompiballe. Non ho visto la sua macchina parcheggiata al ritorno, e visto che doveva iniziare alle 8 oggi, dubito non ci fossero posti nella parte di parcheggio che più le piace. Ieri in un momento ho realizzato che al centro del suo nome, o meglio del suo nome e del suo cognome uniti, c’è una parola che non avevo mai scovato: - - - - - - - - ra Ra - - - - - - -. Rara. È rara perché mi ha fatto capire quanto valgo davvero. Di solito l’invidia che le persone provano per me è sempre più forte della stima, invece lei mi ha sempre stimata spudoratamente. E se già mi piaceva di per sé, corteggiandomi in quel modo pieno di complimenti come potevo restare indifferente? Mi manca, adesso mi manca tanto. Ma non c’è alcuna fretta, ho fede nell’idea che un giorno ci rivedremo e sarà bellissimo. Non so dove, quando, perché, ma sento profondamente che succederà. Sei rara ricordalo, non lasciare che quel coso vecchio ti privi della tua libertà, ti prego. Sentiti libera. Tanto lo sapevi che ti avrei perdonata, non cambio mai. È bellissimo senza il male, il bene è superiore. Ieri leggendo “Guerra e pace” Tolstoj stava dicendo bene: l’amore è Dio. Quando tu mi paragonasti a lui, per la mia voglia di sistemare tutto per il bene, sempre e comunque, avevi ragione, si vede per il perdono, e per il fatto meraviglioso che sono l’amore. Me lo diceva anche sempre un ragazzo con cui non sono più in contatto (J). Quando non sono l’amore soffro, tantissimo, mi scoppia il cuore. Alessandra mia (aiuto Pierfi mi uccide), spero tu mi ami ancora come ti ama ancora il mio cuore. 14:31.

— 14 dicembre 2023


Stamattina, mentre andavo al PoliMi, passando affianco al liceo ho visto che la parte di parcheggio dove si mette sempre lei era già piena, ed ero triste, perché se poi fosse andata da sola avrei fatto fatica a vedere la sua macchina parcheggiata al ritorno: era una paura vana, perché non si è parcheggiata nel solito posto, va bene, ma ha fatto di tutto per mettere la macchina in un punto in cui passando sarei riuscita a vederla lo stesso. Grazie, mi serviva tanto questo segnale. Mi sono emozionata così tanto dopo averlo visto che non riuscivo più a continuare a leggere! È stata molto carina. Mi resta da lasciare qui sotto il video pubblicato sabato, che ora si trova anche sul mio canale YouTube: serviva assolutamente una versione più universale, per gli schermi più grandi, me ne sono accorta soprattutto tornando a casa e vedendolo sul mio monitor bellissimo. Il livello di dettaglio selezionando l’impostazione “Qualità 4K” è meraviglioso, finalmente si vede che sorrido.

 

— 12 dicembre 2023


Ho creato un ultimo post, oggi non sono più andata a sciare, in due giorni ho fatto tutte le piste e sono rimasta super soddisfatta. Stamattina abbiamo fatto un giro nel centro di Bormio, comprato delle cose buonissime da mangiare, pranzato con le cose buonissime da mangiare, forse tra non molto andremo a fare un altro giro nel centro, che con le luci natalizie serali è ancora diverso, ancora più bello. Domani mattina tornerò a casa, a sciare non sono caduta nemmeno una volta, mi mancava fare tutto questo e sono davvero contenta. Il mio bellissimo informatore di fiducia mi ha detto che le volte che ha guardato la luce dello studio era accesa quando doveva essere accesa, lei sta bene. Tornerò e sarà emozionante rivedere i suoi segnali, la tenda aperta. Tornerò e sarà bellissimo rivedere l’informatore di fiducia bellissimo.

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— 10 dicembre 2023


E niente, sono stata più veloce di domani. Il video è già pronto. Dopo la pasta al tonno e due mandarini sono andata, ed è andato tutto bene. Buona visione.

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— 9 dicembre 2023 (sera)


Stanotte ho fatto un sogno bellissimo, da tanto non ne facevo uno così, ma sappiamo già bene che quando dormo nel camper qualcosa succede. C’era lei, ma c’era anche Mario, e forse insieme non li ho mai sognati, perché è chiaro che per me rappresentano due mondi diversi, da non semplificare orrendamente come hanno fatto quei giudici orripilanti, per loro è tutto o bianco o nero, sono imbarazzanti, il loro cervello non saprebbe mai processare i milioni di colori davvero esistenti. Ma non devo stare a raccontare banalità che sia lei che Mario sanno bene, mi conoscono, e proprio anche perché mi conoscono sanno disprezzare persone così infime. Ho sempre avuto ragione a dire che il mio cuore ha sempre così tanto spazio da poter ospitare, in contemporanea, l’amore per due persone distinte, ma è ovvio, deve essere un amore di due sfumature diverse, altrimenti non avrebbe modo di svilupparsi adeguatamente, non produrrebbe in me una felicità tale. E quindi ci trovavamo al liceo, avevo fatto un casino (strano) perché il tema di Italiano era stato di un’ingiustizia oscena, mi ero creata abbastanza nemici, ma poi è arrivata lei, e parlandomi mi diceva di evitare di prendermela per queste cose, e io continuavo a insistere anche con lei, tanto che a quel punto si era arrabbiata molto, e aveva cominciato a dirmi che se facevo così nessuno avrebbe avuto cuore con me… Siamo brave a istigarci, proprio brave, dopo tutto quello che è successo si sa. A quel punto non so per quale ragione, penso si trattasse di una sorta di celebrazione di Natale, lei aveva accompagnato la mia classe in palestra, per poi fare un gioco particolare di cui non ricordo assolutamente l’esistenza nella realtà, quindi è completa invenzione del mio cervello. Ma prima di arrivare al gioco, visto che mi aveva offesa, ho voluto subito rispondere alla sua provocazione, sono andata a chiamare Mario, che sostanzialmente era di un’altra classe, e nell’attesa che cominciasse il gioco mi sono avvicinata a lei con lui, e per dimostrarle quanto non fosse vero che nessuno avesse cuore con me, io e Mario abbiamo cominciato a baciarci, a lungo, sulle labbra, ricordo anche la lingua (dovevo dirlo). Lei non so per quale ragione non aveva idea stessi con Mario, ma a quel punto aveva gli occhi lucidi, pieni di quella tenerezza che non sa togliersi mai, ed era rimasta affascinata da questa mia mossa inaspettata, ma era una nuova complice della storia tra di noi. Il gioco consisteva nel suddividersi tra angeli e demoni, gli angeli dovevano stare su una sorta di struttura sopraelevata, i demoni per terra, e angeli e demoni si tiravano un pallone con le mani, se preso al volo significava qualcosa, se solo colpiti qualcos’altro. Salutato Mario a quel punto io e lei ci trovavamo di nuovo una di fronte all’altra, era bellissima, col suo solito atteggiamento femminile, elegante, e dopo le provocazioni, smentite, era di nuovo sorridente, aveva uno sguardo profondo, e appunto complice, per dirmi molte cose. Allora mi chiede se dovessi giocare come angelo o come demone, e rispondendole come angelo si mette a ridere, e mi sorride, come per dire che insomma proprio angelo non si può dire, piuttosto un demone angelico. Si chiude così, con i suoi occhi lucidi che mi guardavano, e il suo sorriso per le risate sul fatto che nel gioco fossi un angelo. Sono un angelo a perdonarla sempre, ad amarla sempre, a sognarla sempre. Ma voglio, lo farà anche lei, perlomeno a occhi aperti. Mercoledì pomeriggio forse mi ha aspettata, ma non mi sono allenata alle colline, dovevo partire. È bello immaginarla in attesa. Come ho scritto sul post Instagram di giovedì mattina sono arrivata a Bormio alle 20:30, poi giovedì pomeriggio, dalle 12 alle 16 ho sciato, mangiando una pasta, due fette di prosciutto crudo con un pezzo di pane e due mandarini alle 11:30. Farò lo stesso oggi, domani non si sa, perché ci sarà vento. Giovedì è stato bellissimo sciare, mi mancava tanto, da 5 anni non lo facevo praticamente, sono salita da sola (anche oggi salirò da sola, i miei genitori non vogliono più sciare, lo hanno fatto tantissimi anni anche quando io ancora non c’ero, non ne hanno più voglia), con la videocamera, la GoPro, e un solo video l’ho già pubblicato qui sotto, ma ne ho altri ovviamente, quelli della sciata, e altri ne produrrò oggi: quando avrò tutto sul computer monterò un video della sciata vera e propria, insomma magari domani. Manca da dire cosa ho fatto ieri, ieri nevicava, non c’era assolutamente il sole dell’altro ieri e di oggi, ma lo sapevo, per questo avevo chiesto di anticipare la partenza a mercoledì, e ieri siamo andati con un pullman da Bormio a Livigno, abbiamo pranzato lì, abbiamo visitato il centro pieno di negozi (non che fosse la prima volta), salutato un amico col camper lì, e siamo tornati al nostro camper a Bormio. Spero oggi sopra sia bello come giovedì, ma sicuramente, c’è anche la neve fresca che ha fatto ieri, e già giovedì la neve era stupenda. Non vedo l’ora di montare i video domani, e pubblicarli, a domani. A domani Alessandra, spero sia meglio adesso, te l’avevo promesso, spero tu stia meglio adesso, ma lo sento. “A domani Mario” non serve, lui lo sento direttamente e in maniera più costante.

— 9 dicembre 2023 (mattina)


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— 8 dicembre 2023


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— 7 dicembre 2023


E anche la puntata 122 di ☞Tenero Gheriglio è stata pubblicata, poi per una settimana non registrerò causa montagna (manca pochissimo!). Ho riparlato dell’aggeggio che ho inserito qui sotto stamattina prima di andare a nuotare, e di tante altre cose emozionanti, tra cui il cielo limpido che stavo osservando come una bambina ieri in allenamento. I miei 4000 metri di nuoto di stamattina, percorsi in un’ora e 20 minuti, sono stati fantastici, nulla da dire; era la sesta nuotata al chiuso a San Giuliano ma la settima in tutto contando la volta in cui per quel guasto ero dovuta andare a Melegnano. I mesi passano, sto benissimo, sono così felice di aver riempito nuovamente il mio cuore con tutto. Ora c’è davvero tutto quello che avrei voluto ci fosse.

— 4 dicembre 2023 (sera)


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— 4 dicembre 2023 (mattina)


Sono le 15:19, sto facendo stretching. Stamattina mi sono allenata come previsto, ormai, di domenica, parcheggiare la macchina proprio affianco alle colline per portarmi dietro tutta l’attrezzatura è diventata un’abitudine. Mario oggi è dovuto andare di nuovo dalla nonna e quindi ero di nuovo da sola, ma col fatto che praticamente sono sempre io a fargli da coach, quando sono da sola lavoro di più, concentrata, in silenzio, al massimo canticchiando, e in contemplazione della musica. Si stava meravigliosamente, il sole era fantastico, e non faceva poi così freddo. Ieri mattina invece pioveva moltissimo, ma appunto per il tennis (in via Maritano) non c’è stato alcun problema, ma devo dirlo, stavolta ho perso 7 set a 8 ahaha. Poi ognuno è ritornato a casa per la doccia, e ci siamo ritrovati per pranzo… La pioggia della mattina era anche accompagnata da un vento fortissimo, e infatti quando poi siamo usciti di nuovo per il pranzo, il vento aveva portato via completamente le nuvole, è uscito il sole. In ultimo abbiamo fatto anche un giro alle colline, il vento laggiù era incredibile, spingeva anche noi, ed è normale, il cambiamento è stato così forte nell’ultimo periodo! Stamattina invece il vento non c’era più, sarebbe stato fastidioso allenarsi con, e il meteo ha ricominciato a badare alle mie esigenze: domani nuoto ed è prevista la pioggia. Un altro segnale che ho ricevuto oggi è stato il ritrovamento di un carrello con ben 2€ dentro, epico. Avevo sempre trovato tantissimi carrelli con 50 cent, solo due con 1€, ma con 2€ penso sia rarissimo. Ero triste, perché ultimamente, dopo le due volte molto ravvicinate in cui avevo trovato 50 cent, ogni volta non avevo trovato nulla; ecco, ho recuperato tutto in una volta. Ma devo spiegare bene com’è andata, perché fa ridere. Stiamo parlando di via Maastricht, è lì che tendenzialmente le persone che non vogliono scendere nel parcheggio sotterraneo si parcheggiano, e ovviamente raggiungono la macchina col carrello per poi spesso abbandonarlo. Correndo, negli ultimi 5 minuti, avvisto due carrelli, attaccati, mi dico “mal’acqua”, perché se sono due attaccati, uno abbandonato senza moneta è stato usato per estrarre la moneta dall’altro: mi avvicino e niente, entrambi senza moneta. Non mi dò per vinta, ne avvisto altri due, addirittura cappottati, mi dico “mal’acqua ancora di più”, ma mi avvicino, e prima ancora di risollevarli non credo ai miei occhi, uno dei due, diciamo quello anteriore, ha 2€ dentro. Risollevandoli penso a come diavolo abbia fatto, quel genio, a utilizzare un carrello senza moneta dentro, per non riuscire nemmeno a estrarre la moneta dal suo ahaha! Probabilmente confondendosi ha inserito il suo carrello anteriormente a quello che ha trovato, rimanendoci male, perché avrebbe dovuto fare il contrario. Allora ridendo come una scema porto questi due carrelli dagli altri due lì avanti, quelli di poco fa; incastro il carrello coi 2€ dentro, in coda ai due vuoti, prendo i 2€ e corro via. Speriamo allo stesso modo, nella mia vita, sembri che non stiano arrivando i soldi, che sia tutto fermo, come per i carrelli, ma che un bel giorno invece arrivi, inaspettatamente, il bel malloppo atteso. 15:41. Fine editing 15:49.

— 3 dicembre 2023


Oggi a causa della pioggia non ho potuto allenarmi; il meteo dopo mesi sempre in perfetta sintonia con ciò che avevo programmato, si è commosso per le ritrovate emozioni in me, in lei, e se l’amore, in questo raccontare degli eventi, è sempre stato rappresentato dalla pioggia, come poteva non piovere proprio quando abbiamo rilevato dolcemente che è ancora forte? È forte perché mercoledì pomeriggio invece mi sono allenata, anche anticipando di un po’ l’orario per sfruttare l’ultimo sole prima del tramonto, e mi è sembrato come se quel momento fosse stato solo nostro, di me e lei intendo. Quando sono arrivata alle colline dopo la corsa il sole splendeva ancora parecchio, e la tenda era solo leggermente aperta. Ma dopo aver finito anche con gli esercizi, correndo via, verso la macchina, ho controllato, non potevo farne a meno: la casa era completamente buia a parte ovviamente lo studio, quindi forse lei era da sola in casa, e la gioia, la sorpresa di vedere la luce accesa e la tenda di nuovo quasi completamente spalancata è stata tanta, come una fiammata di calore nel cuore. E anche quel pezzetto di tenda rimasto mi ha fatta sorridere, è simbolico del fatto che lei ancora non mi ha perdonata del tutto, e lo capisco, anche perché per me vale lo stesso. Ma essere lì a controllare di nuovo se l’altra sta bene, se ha ancora altro amore da dare, e ne ha, è già un qualcosa che non immaginavo sarebbe successo così presto. Inoltre ieri, tornando a casa, da sopra all’autobus, ho rivisto la sua macchina parcheggiata. Stamattina invece non l’ho vista (boh il marito aveva bisogno della macchina per andare a giocare di nuovo a bocce, ahaha), ho fatto una lunga camminata fino a lì, partendo da casa, perché dovevo pur muovermi abbastanza: sono una distanza e una durata che mi piacciono, da casa al laghetto/liceo. Non che un giorno di pioggia rovini chissà cosa, anzi, per domani è in programma il 9º tennis con Mario, da tanto non ne programmavamo uno, poi domenica dovrebbe esserci il sole e mi allenerò normalmente all’aperto, lunedì nuoterò di nuovo. Ma camminare è qualcosa che mi piace davvero tanto, e dovevo rifarlo. Ho ascoltato la puntata 700 di digitalia.fm, la camminata alza il battito, ma è gentile, anche se sostenuta non fa andare in affanno. Ultimamente però ho dedicato più tempo agli allenamenti e l’ho un po’ accantonata, una cosa come due anni fa facevo un giorno la corsa, un giorno la camminata, un giorno di riposo e così via. Tuttavia adesso ho instaurato una routine di corsa + esercizi più intensa, con anche la piscina, e poi cammino per alcuni tratti quando vado in università, ma non faccio più la classica camminata. Quando camminavo molto qualche anno fa, quando pioveva mi inzuppavo le calze, i piedi, non avevo le scarpe per la pioggia ed era infattibile continuare in quel modo, allora poi le ho comprate, ma indovina un po’, ha fatto due anni di siccità invernale pazzeschi, e non le ho più usate ahaha. Oggi le ho messe finalmente, ma le userò anche in montagna tra pochissimo, perché in fondo sono degli scarponcini a tutti gli effetti, e i miei scarponcini da neve si erano rotti quando aveva fatto quella bella nevicata proprio qui a Milano, e andai appunto da casa mia alle colline da sola con quelli, mi divertii tantissimo, ma non conoscevo ancora dove abitasse lei, sapevo fosse quella la zona e anche solo avvicinarmici per sentirla vicina era tutto per me. Non ho mai chiesto nulla, e invece mi è stato detto che ho chiesto chissà cosa: per mesi, anni, io ho camminato, principalmente per la mia salute è ovvio, perché ho bisogno di muovermi sempre, ho camminato fin da lei e sono tornata a casa, anche spesso con l’autobus, come oggi, per rendere il tutto meno ripetitivo, fare il percorso una volta e basta, raggiungere luoghi più distanti. Mi bastava, e direi mi basta, sentire il suo cuore battere a pochi metri dal mio, pensarla, e tornare a casa. È un amore d’altri tempi, i ragazzi che puoi trovare adesso non farebbero mai una cosa del genere. Mi basta vedere la luce dello studio accesa, la tenda aperta, la macchina parcheggiata a scuola, e mi viene in mente quando al telefono lei mi diceva “piccola”, o quando varie volte l’ho abbracciata. Che bello ripensarla, risentirla schiacciata su di me. Ma come dicevo, il perdono completo è difficile, quello che mi ha fatto è stato grave, però ad oggi faccio sempre meno fatica a vedere che è stato il marito a spingerla, e quando si è sentita veramente ferita da me, ha voluto seguirlo nel suo intento di allontanarmi. E lo ripeterò fino alla fine, se non le importava niente di me, se per lei non ero nulla, non avrebbe soppesato così tanto i miei giudizi, non avrebbe fatto nulla per ferirmi, mi avrebbe solo ignorata: invece per lei sono sempre valsa tantissimo. Sono sicura di star facendo molta fatica a dimenticare che per lei quel giorno di ottobre avrei potuto morire davvero senza che facesse nulla, ma dall’altra parte so che quel giorno aspettava con ansia che tornassi a casa senza che mi succedesse niente, ma che ormai potesse fare poco, era imprigionata nel suo stesso piano malefico, di cui si pentiva già e di cui tuttora si pente. E sono convinta anche che sia un’offesa enorme l’aver persino dovuto sentirle dire la grande bugia della macchina riparata con 1.500€, quando la macchina era davanti a me, e quei graffietti inutili avevo visto subito non fossero stati tolti, perché non si tolgono, non vale niente quella macchina, vale 2.000€ al massimo come incentivo di rottamazione per comprarne una nuova da almeno 20.000€! L’esser stata presa per cretina, per stupida, così, dal marito e da lei, mi fa ridere ora, ma fa schifo: mi dispiace ma fin da quando sono piccola mi piace sapere il valore di qualsiasi cosa, dai camper che abbiamo avuto, alle macchine, alle case, a qualsiasi oggetto. La mia passione per i numeri ha comportato che diventassi un’economista fin da piccola. So il valore di quasi tutto, e pensare che non me ne intenda è un grave errore. Non sono una di quelle galline che pensano solo al trucco Cristo! La nostra Panda anni fa ha subito un incidente, mio padre è stato colpito sulla fiancata, aveva ragione lui: abbiamo ancora la fiancata ammaccata perché i 1.000€ che ci ha dato l’assicurazione per l’incidente abbiamo preferito metterli da parte. È ammaccata ma si vede a malapena, non valeva la pena ripararla, e quindi figurati se va riparata una macchina solo graffiata… Ma poi che presa in giro, lei stessa mi stava dicendo che l’avevano riparata, e non essendo vero in questo modo mi stava dimostrando che pur avendo la macchina davanti non potevo vedere la differenza, perché non c’è differenza! Su una cosa c’è differenza: tra me e un qualsiasi tizio o una qualsiasi tizia che si trova in giro. Finirà questo momento giovane in cui tutti per diritto di età si credono superiori, perché sono molto meglio di loro già adesso, che lo vogliano o no, ne so troppe, ne so fare troppe, vivo almeno 3 vite contemporaneamente, e quando poi sarò vecchia davvero sarà ingestibile, mi dimenticherò una parte di cose che avrò fatto fino a lì, sarà inevitabile, e quando me le ricorderò di nuovo riderò. Io la perdono, perché sono superiore a molte più persone di quello che si possa pensare. Voglio resti solo l’amore, l’emozione.

— 1 dicembre 2023


Questa volta 4 libri li introduco io, gne gne gne (LOL). Sono 4 libretti di Cioran che leggerò dopo la pausa di lettura, quando ci troveremo praticamente già nel 2024: “Al culmine della disperazione”, “Lacrime e santi”, “La caduta nel tempo”, “L’inconveniente di essere nati”. Si vanno ad aggiungere a quello che avevo già letto, “La tentazione di esistere”, e come dire, 2 andranno a precederlo e 2 andranno a seguirlo, perché le date di pubblicazione effettive sarebbero: “Al culmine della disperazione” 1934, “Lacrime e santi” 1937, “La tentazione di esistere” 1956, “La caduta nel tempo” 1964, “L’inconveniente di essere nati” 1973, con traduzioni in italiano avvenute ovviamente solo negli anni ‘90. Nella ☞lista figura per primo “Lacrime e santi” solo per comodità: è il più piccoletto dei quattro, e ha proprio un formato diverso dagli altri tre libri che invece voglio formino un trittico stando vicini nella mia libreria. Di “Guerra e pace” ho concluso il tomo secondo di 4, giust’appunto, sono arrivata a pagina 635, ma con circa 35 pagine al giorno per il 17 dicembre, quando registrerò l’ultima puntata di Tenero Gheriglio, sarà finito (1289 pagine totali). Non sto temporeggiando perché non ti ho vista, ti ho vista! Oggi lei è riandata da sola in macchina. Questo mi sembra di un tempismo perfetto, e altro che presto, prossimamente… Ho avuto una conferma, una risposta subito! Mi mancava tutto questo movimento interno, ma non è strano sia tornato, del resto oggi c’era di nuovo parecchio vento. Voglio vederla sradicare le tende, amare, lo sa fare bene quando lo vuole, e lei lo vuole.

— 28 novembre 2023


Stamattina sono riandata in piscina, il meteo oggi è piovoso, sapeva della mia scelta, ovvio; il lunedì è il nuovo giorno per la piscina. Ho nuotato 3500 metri in poco più di un’ora, mi sono fatta uno sconto di 500 metri rispetto al solito perché col fatto che prima di uscire dovessi rifare i peli alle gambe, all’inguine, e sotto le ascelle ho iniziato a nuotare più tardi. In più ho trovato anche delle persone che mi conoscevano e mi hanno dato da parlare, ma visto che ho praticamente vissuto in quella piscina, sarebbe strano il contrario. Il vecchio orario prevedeva allenamento di corsa + esercizi di lunedì mattina, mercoledì pomeriggio, sabato mattina, e la piscina di venerdì mattina; il nuovo orario prevede allenamento di corsa + esercizi di mercoledì pomeriggio, venerdì mattina, domenica mattina, e la piscina di lunedì mattina. C’è da dire che il vecchio orario è stato rispettato del tutto solo un paio di volte perché, tra una cosa e l’altra, o facevo due allenamenti di corsa + esercizi più la piscina, o tre allenamenti di corsa… Ora vediamo col nuovo orario come andrà: ma quello che mi serviva era fare in modo che per uscire con Mario avessi il sabato libero, e non la domenica. Lui da qualche settimana sta seguendo un corso a Savona, e ci stiamo vedendo solo nel fine settimana, quando in pratica torna a casa. Devo dire che sono abbastanza stravolta perché ieri mattina ho lavorato benissimo, ma appunto se ho lavorato benissimo significa che ho faticato per bene ahaha! Solo che poi stare dalla domenica al mercoledì senza fare sport, e mi è capitato varie volte ultimamente, è bruttissimo per me. Farei a vita un giorno sì e uno no, ma purtroppo la settimana è composta da 7 giorni: per una volta un numero pari avrebbe potuto piacermi di più di uno dispari, sacrilegio! Tra non molto mi metterò a registrare la puntata 121 di ☞Tenero Gheriglio, ma devo concludere con un pensiero. Non mi torna come mai lei sia andata in macchina da sola per parecchi giorni, e poi repentinamente abbia smesso di farlo (e io non c’entro, ho scritto dei nuovi sviluppi dopo il suo cambiamento). Se è demente davvero mi dispiace per lei, ma che lo dica subito ahaha! Ho sempre sperato di no ma se è vero amen, ce ne faremo una ragione. Spero sia davvero il marito a rompere ancora, e penso sia così, altrimenti dopo aver iniziato a riandare da sola avrebbe continuato a farlo… Sto marito ha veramente rotto le palle, cosa crede di fare mettendosi contro al suo volere? In questo modo lei lo vedrà di certo in una maniera sempre peggiore. E sta già andando così: è lui il maniaco demente, lo confermeremo presto, prossimamente.

— 27 novembre 2023


Poi la puntata 19, finale della stagione due di Le Mille e una Novella, ha emozionato molto anche me, e diventa di diritto parte integrante di Writings. Ho scritto, parola per parola, quello che sentivo, senza tanto stare ad ascoltare il mio cervello, che spesso ragiona fin troppo e filtra tutto; non è mai stato da filtrare il sentimento per lei, sia nel bene che nel male. Questo Writings già da solo sta diventando un libro notevole. Ieri con Mario è stato tutto bellissimo, poi stamattina mi sono allenata, ma lui doveva andare a Mortara dalla nonna, allora anche nella parte di esercizi ero da sola. Ma da ieri è arrivato un vento fortissimo, anomalo, che mi ha fatta rimanere senza capire perché questo mondo incomprensibile, malvagio, infine mi fa sempre sorridere. Da sola, insieme a Mario, tra la gente, al Politecnico, sui mezzi, sul windsurf al mare, al lago, mentre corro, mentre nuoto… alla fine ritrovo sempre la passione per le troppe stupidate che mi piacciono, l’amore per le persone che mi si sono incastrate nel cuore. Anche stamattina il vento soffiava forte, e ovviamente da due giorni il cielo, limpido, ospita un sole pazzesco, o anzi, proprio da poco sono arrivate delle nuvole quassù, quaggiù, insomma dove diavolo mi trovo, da una parte o da nessuna parte non importa. Non so dove mi porterà la vita, magari ancora tanto male mi aspetta, ma adesso vorrei vivere la pace che mi sono ricreata, perché è tutto merito mio l’aver cancellato la collera e avere di nuovo il cuore infuocato; lei avrebbe dovuto amarmi invece di perdere tempo a offendermi, per poi venire offesa. Ma ripeto, sono troppo brava a creare descrizioni e personaggi esilaranti, giorno per giorno, e non sono riuscita mai a trattenere nulla, ma ho fatto bene, la verità tanto con me esce sempre: nella vita non si hanno certezze, ma questa ce l’ho, la verità con me esce sempre. Del resto altrimenti cosa saremmo qui a fare? La verità è che lei ha aperto la tenda, dopo mesi ha aperto la tenda dello studio, a momenti l’ha proprio aperta tutta completamente, oggi era aperta parzialmente, ma mi ha fatto ridere pensare che se probabilmente il marito gliel’ha chiusa lei l’ha riaperta. A me sembra un primo segnale, ma non mi basta, ho bisogno di qualcosa di più netto, e per questo continuerò a osservare, anche perché osservare tutto, dovunque, mi è inevitabile. Spero abbia ricominciato a guardarmi come sempre, mi manca dirle ti amo prima di dormire, anche se lo confesso, a volte mi scappava, e mi sentivo ridicola, era una sensazione atroce. Se mi scappasse adesso non mi sentirei più ridicola, sono felice di averla ritrovata nel mio cuore, è stato un passaggio a tratti violentissimo, ma ringrazio quel venerdì in cui ho ammesso di non poter essere altro che me stessa: un orsacchiotto dolce con un cuore gigante. La luna, quasi piena, ieri sera mi illuminava la stanza, ma anche le sere prima, non abbasserò mai la tapparella; finché vivrò mi emozionerò, è solo illuminando tutto che la vita può esser bella.

— 26 novembre 2023


Sto facendo stretching, stamattina in allenamento mi sono goduta il sole, era meraviglioso. Da poco ho pubblicato su Instagram il post che ho lasciato anche qui sotto, è dolce almeno quanto il sole che entrando in camera mi sta accarezzando la testa adesso. Ma non è che da giovedì scorso, cioè da più di una settimana, lei si è finalmente aggregata alla prof. Rossi e sta andando a piedi a scuola? Dai, sono sogni… ma nemmeno oggi ho visto la macchina, e se io avessi tutte colleghe così indipendenti, libere, rispetto a me, con un marito così soffocante, così noioso, mi sentirei in gabbia. Comunque non ho cambiato idea su una cosa, tutta la verità verrà raccontata, in base alle sensazioni vedrò in che modo, ma se il figlio ora spera che Giorgio Seganos non uscirà alla ribalta, si sbaglia ahaha. Alle 19:00 devo pubblicare il finale della stagione due di ☞Le Mille e una Novella, ma non l’ho ancora né scritta né registrata. Direi che tra poco mi ci metto su.

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— 24 novembre 2023


Oggi al ritorno dal PoliMi ho perso l’autobus di un minuto e allora ho camminato dal capolinea della metropolitana al liceo, erano le 12 e qualcosa, e proprio prima di arrivare alla fermata su via Martiri di Cefalonia chi vedo? La collega C., non G., ma C.: era in bicicletta, tutta sorridente, ci credo c’era un sole magnifico, e passando mi ha fissata per una trentina di secondi tutta felice, come complice, come per dirmi so della storia, ti leggo, vedi anche io ho rivoluzionato tutto. Non l’avevo mai vista con la bicicletta ahaha! Per individuare meglio il suo cognome e non avere più alcun dubbio, è come casa, più l’abbreviazione di Rita che mio padre usa con mia madre, “ri”. Ma secondo me la rivoluzione arriva da molto lontano, e i primi segnali netti li ho avuti quest’estate, quando lei per compito estivo ha dato 4 libri da leggere. Ora capisco meglio quel segnale, che voleva dire “non volevo, hai ragione, mi hai fatto aprire gli occhi, mio marito ha voluto tutto questo schifo…”, purtroppo però io ero così arrabbiata da averlo ignorato, seppure fosse stato spiazzante appurarlo. Tuttavia ad oggi segnali come quello, e quello delle colleghe C. e G. in bicicletta, mi fanno capire che non è tutto vano, anzi, è potentissimo. Sono potentissima. E pensare che ancora non ho iniziato a esserlo davvero! Sarà il finimondo, ribalterò l’irribaltabile, sarà incredibile, il male è finito, non lo devo più sopportare. Lei negli ultimi giorni non è più andata da sola in macchina per quello che ho visto, ma anche prima di scrivere dei nuovi sviluppi da venerdì scorso. Sarà che il marito avrà ricominciato a vietarglielo, ci credo, è un malatone speranzoso di averla sempre in pugno, quando invece almeno mentalmente l’ha persa da tanto… ma vorrei calmarlo: tranquillo Pierfi non vado da tua moglie, non adesso, prima mi deve riconquistare, cosa minchia credi cretino ahaha! Prima devo prendermi cosa mi è stato tolto, di mio, devo trattare bene me, è finita la pacchia. Figuriamoci se andassi adesso da una stronza che ha detto a tutto il mondo che ho problemi psicologici, ho avuto un educatore, e via dicendo (nessuno l’ha ascoltata, ovvio ahaha): nulla di tutto questo schifo che ha detto è vero, so che nemmeno lei lo pensa davvero, mi paragona sempre a una dea, a Wonder Woman al minimo! Ma che abbia osato dire certe cose fa schifo, mi ci vorranno anni per perdonarlo davvero. Il mio cervello, giovane, è sempre stato troppo veloce e sveglio, da arrivare a girare addirittura a velocità non consentite, accendersi fino a bruciare di genio, e andare fuori giri per qualche momento. Caro Pierfi non puoi capirlo questo, non può esserti mai accaduto e mai ti capiterà, stai tranquillo.

— 23 novembre 2023


La puntata 18 di ☞Le Mille e una Novella poi venerdì è uscita regolarmente, ma avevo questioni ben più importanti da trattare quaggiù ed è andata in secondo piano. È bella perché accenna un argomento importante, la parte culinaria della mia famiglia, ma essendo un argomento molto variegato, anche appunto per quello che riguarda le preparazioni col pesce fresco (importate dalla parte di mio padre, da Salerno), ne rimanderei l’approfondimento, che tuttavia di certo arriverà. In questo momento è invece uscita la puntata 120 di ☞Tenero Gheriglio, di cui sono, è ovvio, immensamente orgogliosa, per tutti gli argomenti delicati che con tanto cuore attraversa.

— 20 novembre 2023


Sto facendo stretching. Stamattina io e Mario nella parte di esercizi post corsa ci siamo allenati insieme, è stato magnifico, ieri invece abbiamo passato quasi tutta la giornata insieme, e anche ieri è stato magnifico. Anche la corsa di oggi è stata eccezionale, mi sentivo benissimo, leggera, felice. Il mio stato di salute è eccezionale, altroché, sia a livello fisico sia a livello mentale: possono dire quello che vogliono, ma se provassero ad avere i 3 orgasmi consecutivi che raggiungo di solito, stando nel mio fisico e avendo il mio cervello, coordinando il respiro perfettamente per sentire il meglio del meglio a ogni picco, forse si zittirebbero. Non crederebbero a che genere di coinvolgimento starebbero avendo ahaha! Non avrei mai immaginato di scrivere quello che ho scritto venerdì, la spontaneità di Writings sta appunto in questo: io scrivo, non lo tengo lì ma lo pubblico subito. Se si sa scrivere davvero quando ci si mette a farlo si entra in un flusso non replicabile con qualsiasi altro mezzo, e mentre si procede si tirano fuori i pensieri più veri, quasi provenienti dall’inconscio. Sia chiaro, non voglio giustificare nemmeno un attimo quello che ho scritto di brutto su quelli, lei è stata molto cattiva e molte delle cose che ho scritto sono vere, molte altre sono vere ma le ho esagerate chiaramente. A me non importa lei com’è, dall’inizio, io sento per lei un attaccamento che difficilmente si sciuperà. Sono senza parole per la nuova ragazza che ha perso la vita non molti giorni fa, si chiamava sempre Giulia, come la donna incinta uccisa di qualche mese fa. E la mia rabbia sta nell’avermi anche per un momento osato accostare a pazzoidi del calibro di quel Filippo (che poi proprio Filippo? Mi ricorda un Pier qualcosa, che forse da tanto obbliga a far fare alla moglie la parte che non vuole…). Io ho un cuore troppo grande, gigante, non lo comprendo nemmeno io, è meraviglioso, e lo ripeterò fino alla morte, non ho mai toccato lei se non per abbracciarla dolcemente, è una donna che mi ha fatto girare la testa chiaro, ma non oserei mai farle altro che del bene, penso che se ci fosse la possibilità di dimostrarglielo non sarebbe difficile, la stenderei ahaha! Dopo tutto quello che mi ha fatto riesco comunque ad amarla, di un amore incomprensibile, incondizionato. So che tra vent’anni la riabbraccerò, anzi, penso che ci vorrà di meno, sarà un giorno incredibile, vorrò vederla piangere d’emozione, perché l’amore vero è più forte di qualsiasi suo errore. Un anno fa, il 19/11, la data coi nostri numeri dentro, tornava da scuola a piedi, la riconobbi subito da molto lontano, fu un evento raro. Stavo correndo su via Martiri di Cefalonia, davanti a casa di Mario, il mio cervello continuava ad avere pensieri contrastanti, da una parte mi diceva guarda che bella, con la maniglia della borsa portacomputer nella manina, la borsa dall’altra parte, i piedini dai guardali (!), ma dall’altra parte mi ordinava di correre via, di buttarmi in strada pericolosamente per raggiungere l’altro marciapiede, cosa che poi sono stata costretta a fare. Mi ricordo del banco della frutta sulla strada, delle signore che erano lì davanti e di me che urlavo per passare il più velocemente possibile, in apnea. Ma io quella signora che andava a casa da sola, tra i ragazzini, l’avrei accompagnata volentieri, con qualche risata, qualche sorriso, un bacino sulla guancia e così via. L’avrei stretta forte ma dolcemente, le avrei portato le borse. L’amore è forte e dolce, non pretende, fa soffrire ma alla fine vince sempre. Passeranno gli anni, ma io so che le dirò “basta smettila”, perché per me sarà ancora bellissima (è brutta solo quando vuole esserlo). Un anno dopo io le voglio lo stesso bene, lo so sono una cogliona, non so far di meglio, se ripenso a lei per com’era tutto davvero, mi viene un caldo allucinante anche fuori con 3 °C, nuda. Un anno fa come fece a non vedermi? È strano perché so che non ha mai smesso di guardarmi.

— 19 novembre 2023


Sto facendo stretching. Oggi non sono andata in piscina perché per varie necessità ho bisogno di modificare un po’ l’orario settimanale, ma tra l’altro come al solito il cielo mentre ieri era nuvoloso, stamattina sapendo della mia volontà ha fatto arrivare un vento fortissimo, che ha spazzato via ogni nuvola. Il sole stamattina era pazzesco, ma anche adesso, mi entra in camera, caldo. È stato un allenamento bellissimo come al solito. Non ho visto la macchina al parcheggio della scuola, boh avrà fatto sciopero ahaha. Pensavo di vederla oggi, probabilmente si vergogna davvero. Da quando ho ripensato a quanto le ho voluto bene, a causa degli ultimi inserimenti, faccio anche più fatica a odiarla. Maledetta che sono! So che è contenta se le dico che nonostante tutto il male che mi ha fatto io ancora fatico a non volerle bene, ma è così, che farci. Solo chi ha amato davvero può capire una cosa del genere, la maggioranza delle persone mi darebbe per pazza, senza nemmeno avere torto: chi ama davvero è molto pazzo. Non riesco a odiarla, o meglio il mio odio è quello dell’odi et amo tanto conosciuto. Ma vale lo stesso per lei, mi ha potuta odiare così tanto, e fare quello che ha fatto, solo dopo avermi amata tanto, ma non voglio ripetermi ulteriormente, l’avevo già detto. Quel suo entrare in punta di piedi dove c’ero io, di lunedì, mi ha fatto pensare che siamo due cretine micidiali. Perché rovinarci per un marito di troppo? Il marito se ne sta lì e nessuno se lo caga, ma dall’inizio ahahah (che ha fatto poi di male quello per trovarsi tra due pazze così). Io voglio ancora bene a quella stronza, gliene voglio. Lo so, lo so che non è giusto, mi ha voluta accoltellare alle spalle, in una maniera schifosa, anche attaccandosi a falsità sul mio stato di salute, qualcosa di disgustoso, e so anche che io li ho minacciati di scrivere dei libri importanti, che devierebbero la volontà di questo pensiero che negli ultimi giorni è arrivato inaspettatamente (c’era già, ma non lo stavo a sentire)… Però voglio vedere come va, perché se già adesso sta entrando in punta di piedi e delicatamente allora vuol dire che sta ricominciando a rispettarmi davvero. Posso sempre cambiare i miei progetti di scrittura, tanto non mi manca di cosa scrivere, anzi, ma posso farlo solo se sentirò forte che lei si è pentita. I miei genitori la detestano principalmente perché non ha mai parlato con loro, questo ha fatto realmente schifo a tutti. Ma le persone sbagliano, e non posso dire di essermela cavata male, ho sofferto, ho subito, ma dal male esce sempre qualcosa di bello dopo. La violazione della privacy è un esempio lampante di cosa intendo. Non riesco a tradire l’amore che ho provato per lei, in un’età così giovane, pura. Che sia contenta o no di leggere queste parole non importa, io sento che il finale sarà diverso da cosa ci si aspetta; a volte non so perché mi immagino che tra tanti anni ci sarà un incontro formale tra noi, io avrò 45 anni, lei 85, e ancora farà finta di essere offesa, ma mi immagino di dirle “basta smettila” e di abbracciarla. Brutta stupida che non sei altro, mi hai fatto uscire tutte le parole più brutte del mondo, ci credo, non so nemmeno se ti sei accorta di cosa mi hai fatto. Ma il tempo dirà cosa siamo davvero, non siamo questo schifo Alessandra. Io ti voglio ancora troppo bene, scrivendo questo quasi piango. Sono sempre le persone che ami di più a farti più male nella vita, anche io te ne ho fatto tanto, ma ti prego basta, mi manca la tua dolcezza, non avrei mai immaginato di perderla, forse pensi la stessa cosa anche tu. Non me ne importa se guidi con le marce sbagliate, il giorno che mi hai portata alla metropolitana in macchina me lo ricordo ancora con emozione, con gioia. Salirei pure su un aeroplano con te. Quando non riesco a comprendere qualcuno per il male che mi ha fatto sono una professionista a descriverlo come un mostro. Nessuno mi batte. Capisco che ti sei offesa e piuttosto hai accettato di rinunciare a guidare per farmi male. Ma ti prego, “basta smettila”. Non voglio più dirti quelle cose, ma lo sai dall’inizio che valore hanno, servivano solo a farti stare male perché io sono stata troppo male nell’ultimo anno, e non lo meritavo, lo sai. Mi manca quell’amore incredibile che provavo per te, sono stanca del male.

— 17 novembre 2023


Comunque sì, io ho arrotondato per comodità, ma gli orari della fine di ogni lezione sarebbero: 8.55, 9.50, 10.55, 11.50, 12.55, 13.45, con due intervalli da 10 minuti ciascuno, uno alle 9.50 e l’altro alle 11.50; giustamente ai miei tempi c’era solo un intervallo, il sabato si andava, e quando si finiva tardi si finiva alle 13.50, non alle 13.45! Ho voluto fare queste precisazioni sia perché Writings è abituato ad averne, sia per spiegare che è stato per questo dettaglio personale che mi sono confusa nell’inserimento del 31 ottobre: non poteva essere uscita alle 13.50 ed essere già arrivata alla macchina alle 13.50, ma con le 13.45 come orario di uscita tutto torna. Oggi finalmente non l’ho vista, l’avrà accompagnata il papino, grazie al cielo ahaha. Si vergogna? Ha paura che prenda in mano la guida dell’autobus per sfondarle la macchina in pieno? Perché non l’ho descritto, ma lunedì mattina, nel suo passaggio, come delicato, in punta di piedi, ho percepito in lei una chiara vergogna; la conosco abbastanza da sapergliela scovare da molto lontano, fa una specie di mossa con la testa, se in piedi con il busto, e tenta in tutti i modi di nascondere la vergogna, ma la vergogna la tradisce ed esce allo scoperto lo stesso per forza, e può trattarsi anche di vergogna positiva, perché faceva lo stesso movimento quando si emozionava. Che la causa primaria del male che mi ha fatto sia che il marito non volesse più che io la frequentassi, spesso mi sembra ovvio; c’era un legame bellissimo tra me e lei, una storia speciale, da far emozionare chiunque, da far venire invidia a chiunque: quando in rari casi ho potuto raccontare a qualcuno anche solo qualche piccola parte delle emozioni speciali che si stavano creando tra noi, quel qualcuno rimaneva intrigato dalla storia, ammirato, e invidiava quel tipo di amore dolcissimo. Le mie parole brutte sono la normale reazione di una persona sana, non avrebbe mai dovuto fare una cosa del genere, le merita tutte… ma le verità sulla storia reale sono altre.

— 16 novembre 2023


Nell’inserimento del 29 settembre avevo scritto l’orario della stronza: “lunedì 8-12, martedì 10-13, mercoledì niente, giovedì 8-13, venerdì 12-14”; ma oggi tornando a casa ho capito dovessi ricontrollarlo, perché indovina un po’, mi trovavo sull’autobus, l’autobus si trovava su via Martiri di Cefalonia e stava per girare in via Europa, chi vedo svoltare esattamente davanti all’autobus da via Europa a via Martiri di Cefalonia? Che troia, ma la devo vedere per forza? Era da sola, che strano, si è pure dimessa dalla professione di attrice, beh direi brutta così chi la prende! In sostanza a quel punto non mi tornava, erano le 13:59, due martedì fa (31 ottobre) avevo raccontato del passaggio alle 13:50… allora sono andata sul sito del liceoschifo e ho riguardato. L’orario del 29 settembre è stato cambiato, la modifica risale al 27 ottobre, giusto, e l’orario è diventato: lunedì 8-12, martedì 10-14, mercoledì niente, giovedì 8-13, venerdì 10-14 (sempre senza le terze, ovvio, e con 12 ore settimanali totali effettive senza comprendere le ore buche). Non avevo sbagliato sostanzialmente, ma si è aggiornato. Non capisco perché non poteva tenersi l’orario vecchio e non farmi vomitare anche al rientro del martedì, per fortuna ero a stomaco vuoto, seduta, e stavo leggendo “Guerra e pace” con la mascherina, ma vorrei evitare di rischiare di vomitarlo, ci tengo a questo libro (a tutti quelli che ho)! Ieri mattina mi sono allenata, c’era un sole meraviglioso, si stava benissimo, e già sapevo prima o poi sarebbe passata quella e avrei avuto una sensazione di netto schifo, ma ero preparata… è passata alle 12:14, stavo utilizzando la piastrella proprio sulle colline in quel momento, ho proseguito con l’esercizio senza battere ciglio, lei mi pare abbia cercato Mario con lo sguardo. Purtroppo come fare a non vederla, è la solita strega nera, coi capelli neri e gli occhi neri, la faccia scura, il piumino blu, un pericolo alla guida, un cervello marcio che procede a malapena ahaha. Anche se mi trovassi di spalle il riflesso del sole sulla macchina color vomito mi raggiungerebbe, oppure sentirei uno strano rumore della macchina perché procede quasi sempre con la marcia sbagliata. Non ho scampo! Va bene, abbasso un attimo il livello dello scritto altrimenti non riesco a far riposare gli addominali e vado in apnea per quanto sto ridendo. Subito dopo il suo passaggio, ieri, un super cagnolone è venuto a farmi visita, stava correndo sulle colline e mi ha subito puntata per venire a farmi le feste, l’ho accarezzato, la padrona continuava a scusarsi, minacciandolo di legarlo, e io continuavo a dirle di stare tranquilla perché mi piaceva tantissimo il suo cagnolone. Non molto dopo un cagnetto al guinzaglio, da lontano, si continuava a sedere e a fissarmi, e il padrone provava a tirarlo ma faceva tre passetti e si rifermava, si risedeva a puntarmi; allora il padrone guardandomi ha aperto le braccia con le mani coi palmi verso l’alto come per dire boh non so più che fare, ho fatto lo stesso anche io, cercando di salutare il cane, ridendo, e solo dopo 10 minuti (non scherzo) sono riusciti ad andar via. Ma so il motivo di tutto questo, ci ho pensato solo dopo ma è quasi sicuro: ho le mestruazioni, entrambi i cani sentivano l’odore già in lontananza aiuto ahahah! Sembrano veramente avere un colpo di fulmine per me in quel momento! Alla fine ho registrato ☞Tenero Gheriglio ieri pomeriggio, lunedì, e non domenica, l’ultima puntata è molto bella, ironica, ma si sapeva già. Domenica io e Mario abbiamo fatto un bellissimo giro in centro a Milano, mangiato insieme, e poi siamo passati dalle colline. Mi diverto a portarlo con la Panda, spesso faccio anche la cretina con qualche manovra rally leggermente spericolata. Sabato mattina invece ho corso e poi ci siamo allenati insieme nella parte di esercizi zona colline. Per riprendere il discorso zoccola, ieri ho capito tante cose, durante il suo passaggio mi sono passati nella testa mille pensieri, e la sensazione nitida che durante i miei allenamenti anche prima del processo lei era sempre passata senza nessun problema, insomma anche prima di fare la sua stronzata, far partire una cosa oscena e via dicendo. Credo proprio si senta una cretina allucinante ora, a cosa è servito? Io già avevo capito che faceva schifo e avevo chiuso con lei, certo ho sempre troppo cuore, non potevo finire di amarla in un secondo perché la amavo davvero (la verità è che se ami qualcuno in quel modo non puoi mai smettere davvero di amarlo), e avevo lasciato la possibilità che magari si scusasse e rimediasse, e invece ha fatto ancora peggio, e stento ancora a crederci, ma se qualcuno adesso mi venisse a dire che sono la sua stalker gli riderei in faccia con così tanta foga da non riuscire a non rotolarmi per terra per sette ore di fila, perché ad oggi tutto quello sembra una barzelletta. In tribunale Escremento disse che appunto la troia avrebbe voluto finisse tutto il prima possibile: puttana sei tu che hai voluto iniziare e continuare una cosa inesistente, non dovevi fare nulla se volevi finire perché io avevo già finito tutto con te, dovevi continuare a guidare come hai sempre fatto, ma sei malata, o forse più di tutto tuo marito ha avuto paura io facessi conoscere quanto è bello e puro tuo figlio, quante qualità hai tu… ma brutta merdosa coi tumori che non cammini manco eri tu che non dovevi permetterti di ricominciare a sputare merda su di me solo perché ti ho offesa sulla verità, solo perché ho avuto la pazienza di dirti la verità su quanto sei schifosa, e su quanto sono schifosi i due cosi che tanto ami (seh ahahah). Ma ora ti sei arresa a fare la tua solita vita di merda, ti sei arresa alla certezza che Miriana ti voleva soltanto bene, è una ragazza che come diresti tu “è in via d’estinzione”, già, ti sei arresa al fatto che non hai saputo vivere da persona ma da vipera, sei tu la malata, hai trattato Miriana come una schifezza quando la schifezza sei solo tu. Adesso ti piacerebbe avere orgasmi multipli ma mi sa proprio che non ne hai mai avuto nemmeno uno vero, e mai ne avrai, perché l’uomo per te è l’unico essere degno di questo mondo, e quindi sarai contenta quando presto usciranno i libri su di te, una donnauomo pedofila, su tuo figlio, un porco ritardato, sul tuo marito insulso, senza palle, perché è chiaro che usciranno, e lo sai, lo sai bene. Hai voluto ricominciare? Bene, sappi che io con te avevo chiuso per prima, quando tu invece volevi rimanessi una tua ex alunna (perché, cos’ero diventata, tua sposa? come corri! ahaha), ma dopo quello che hai fatto io non vorrò mai finire, morirai e ancora leggeranno di quanto fai ridere, tu e la tua “famiglia”, che ti vuole così bene da pensare tu sia solo una semplice sguattera. La prima che si è preoccupata per la tua ansia, la tua vita poco sana ero io. E se non mi avessi mai toccata avrei potuto fare un’eccezione, perdonare e dimenticare. Ma l’unica colpevole del tuo male senza fine sei tu, ricordalo, anzi salutami Escremento Fantastico, mi manca vedere i suoi stivali leopardati e il suo naso lungo mezzo chilometro (lei sì che avrebbe infranto per forza la misura!). Non hai nemmeno idea di dove ti sei andata a ficcare, io non ho ancora iniziato a volare.

— 14 novembre 2023


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— 12 novembre 2023


Stamattina sono andata in piscina, tutto perfetto come al solito. La puntata 17 di ☞Le Mille e una Novella è uscita da una ventina di minuti… Come faccio a non raccontare certe cose che mi succedono? Non c’è nemmeno bisogno di inventare, mi succede di tutto. Poi l’ironia pronta ogni secondo che mi ritrovo (che coltivo) condisce il tutto dolcemente. Oggi sono contenta per questa puntata, ieri lo ero per l’installazione della fibra ottica super sexy fino in casa: racconterò il finale di questa bellissima storia su Tenero Gheriglio appena mi rimetterò a registrarlo, forse insomma domenica pomeriggio. Quando non sono contenta ormai? Sono sul percorso più puro, senza menzogne. Devo raccontare, la verità; e voglio, non so fermarmi. Ma perché fermarsi.

— 10 novembre 2023


Sto facendo stretching, sono le 22:25, oggi mi sono allenata di pomeriggio. Ovviamente la pedofila era rinchiusa nello “studio”… Ma non studiare troppo, che sei demente, puoi diventare solo più demente studiando, finora questo è stato il risultato ahaha! Ho trovato un altro carrello con 50 cent, sempre a 50 metri di distanza dal posto per i carrelli come domenica: Dio la gente è di una pigrizia allucinante. Il simbolo è chiaro. Miriana vuoi i soldi? I soldi stanno arrivando, stanno arrivando! Ci vogliono sempre millenni perché la (in)giustizia si muova, ma ho una pazienza di ferro, la cosa non mi turba. E poi la vera giustizia, quella che vien fatta dalla vita, non c’è pericolo che non venga soddisfatta. Prima o poi! Come direbbe la signora sull’autobus dell’altro giorno: quello che dai ricevi nella vita, e io ho dato con gli interessi, la meraviglia arriverà presto. Poi non ho scritto cosa mi hanno risposto i signori dello scorso inserimento, e vorrei farlo: mi hanno detto, tutti sorridenti, che forse non mi starebbero dietro, avrebbero bisogno di 30 anni in meno… ahaha! Dopodiché ci siamo salutati, augurandoci buona corsa. La verità è che io amo correre da sola, con la musica, perché mi sento libera: ognuno ha il suo ritmo, allenarsi con qualcuno può funzionare solo in una squadra agonistica, praticando uno sport ad alto livello (o certo quando devo un po’ seguire/addestrare Mario, ma mi piace tantissimo farlo). A nuoto senza compagni sarei morta di sicuro! Che noia ogni giorno! E chi mi avrebbe spinta a farcela per 12 anni agonisticamente? Invece adesso faccio sport solo per salute, per stare bene, e perché non posso più fare a meno dei vantaggi che porta, però decido io come e quando. È bellissimo così. Finisco lo stretching e domani è un altro giorno… per essere 100000 volte meglio di quei ratti rinchiusi e senza vita sociale, altro che due parole anche mentre si corre. Al massimo due parole alle spalle, di certo meritano solo quelle, e non c’è problema, di loro è facile dirne delle belle. 22:35. Fine editing 22:43.

— 8 novembre 2023


Certo che studiare con ☞You Sexy Thing degli Hot Chocolate è chic. Mi è partita per sbaglio, Siri a volte non capisce cosa le dico e fa di testa sua: alla fine scopro canzoni che davvero mi piacciono ahaha! Oggi Tenero Gheriglio salta un giro, domani ho un esame. Ieri mi sono allenata da sola, e non si può dire che stia male da sola, anzi, è stato meraviglioso, c’era un sole pazzesco, dopo la pioggia fortissima della notte sapeva avessi bisogno del sole per l’allenamento e ha provveduto. Poi è arrivata una coccinella, si è messa sulla kettlebell tra una serie e un’altra, proprio mentre la stavo usando, infatti per non rischiare di farle male l’ho dovuta far sloggiare delicatamente ahaha. Ma non è finita, più tardi rispetto alla coccinella, sempre durante gli esercizi alle colline, è arrivato un ragnetto piccolissimo e si è messo sul dorso della mia mano, e durante la corsa ho trovato un carrello con 50 cent ed era parecchio che non ne trovavo. Quanti simboli! Sempre durante la corsa ho incrociato due signori, presumibilmente marito e moglie, che becco spesso appunto quando corro, e allora gli ho detto “abbiamo quasi gli stessi orari potrei aggregarmi”. Dietro alle colline a fine corsa c’era anche una signora a fare degli allunghi, la capisco, è una strada poco trafficata, soprattutto nel fine settimana: io uso via dell’Unione Europea per gli scatti di corsa, o per fare un po’ di palleggi col pallone da calcio, o un po’ di passaggi con Mario. L’abbiamo fatto appunto sabato mattina, prima di mangiare insieme, si stava benissimo anche in quel caso. Torno a finire con lo studio.

— 6 novembre 2023


Stamattina finalmente sono riandata in piscina, ho fatto sempre 4000 metri in meno di un’ora e mezza, e nelle solite modalità; quando sono uscita dall’acqua avevo di nuovo una meravigliosa nausea da stanchezza. Tutto in regola ahaha. La puntata 16 di ☞Le Mille e una Novella è online: tra la 14 per la vampira, e la 16 per il figlio porcone, sta diventando un podcast su una setta di pedofili o depravati, inquietante ahahah! La verità verrà a galla – come direbbe Mahmood, la verità viene sempre a galla come la merda. Loro poi facilitano il lavoro, sono dei merdoni allucinanti, non servono aiutanti. I’m proud.

— 3 novembre 2023


Oggi la pioggia ha ripreso, fortissima, e così il vento, infatti stamattina fuori con l’ombrello al massimo si riusciva a ripararsi la testa: da sotto, l’acqua entrava comunque e mi schizzava imperterrita lo stesso. La vaccona rugosa è andata di nuovo da sola, sfidando la pioggia, il vento (ok no in realtà è molto meno eroico di così ahaha), e come dico a Mario quando si posiziona nel primo posto della parte di parcheggio che usava prima che succedesse di tutto, e che le piace di più, quando sono passata al ritorno dal Politecnico la sua macchina si trovava in “pole position” ahaha! Stamattina proprio convintissima, first in line. Ma ci credo, non sopporta più che le dico che la porta il papino. Inoltre dopo puntate di Le Mille e una Novella come le ultime due, quelle sulla privacy e sui miei spostamenti coi mezzi, avrà cominciato a dirsi, “se a Miriana non hanno fatto nulla, ora scrive ancora meglio perché ha fatto allenamento come non mai scrivendo di tutto in quest’ultimo anno, ha pure fatto un giro nel tribunale e ha detto che le serviva perché non capiva gli autori che dicevano che i giudici fanno schifo, prenderà 10 volte i soldi (grazie alla privacy) che ha speso grazie alla minchiata che io e quel coso che purtroppo ho sposato abbiamo fatto…”, e avrà iniziato a non sopportare più la sua routine ristretta, dipendente dal marito, quando non ci guadagnerà mai niente a mettersi contro di me. Vincerò sempre io babe, dillo anche al tuo merdamarito, e finitela di fare puttanate di cui poi vi pentite amaramente: contro Dio (cioè io, l’hai detto tu che sono Gesù, e tra Gesù e Dio poco cambia ahaha) non vale la pena di competere… aiuto rido troppo. La pioggia giustamente sta aumentando, si sente un rumore più intenso. Dai, penso di averli fatti ridere di loro stessi anche oggi: come iniziare bene la sezione di novembre-dicembre. Tra l’altro oggi è la loro festa, “I morti”. Ieri era quella di me e di Mario, “I santi”, infatti l’abbiamo trattata come una domenica, ho riparcheggiato accanto alle colline e ci siamo allenati insieme come appunto domenica scorsa nella parte di esercizi. Sono bei vizi, e chissà come sono stati felici i ratti a vederci. Loro al massimo hanno il vizio di fare stronzate, che a me e a Mario fanno ridere – e spesso facciamo fatica ad analizzarle perché sono totalmente illogiche –, ma a lungo andare queste loro stronzate diventeranno escrementi delle dimensioni del Titanic, cadranno a picco nell’abisso, portandosi i loro tre cadaveri appresso.

— 2 novembre 2023