Archive 3.0

Jan-Feb 2023


— 23 febbraio 2023


Stasera è ripartito ☞Tenero Gheriglio, con la puntata 100. È una vera emozione.

— 20 febbraio 2023


Il vento del cambiamento soffia sempre molto forte in questo inverno che sta per finire. Sto facendo stretching, l’allenamento di stamattina è andato molto bene. Non so da dove iniziare a scrivere perché sono passati parecchi giorni e ho tantissimi pensieri in coda, assetatissimi di visibilità. Partirei da una cosa semplice, che non risulterà nemmeno così imprevedibile: gli esami sono finiti e ho ricominciato a leggere, che meraviglia, mi mancava quello che leggere comporta, provoca in me un’euforia ormai familiare, è una goduria per ogni neurone, e devo dire che non potevo sapere mi mancasse così tanto fino al giorno in cui l’ho rifatto. Ho già segnato alcuni tratti dal libro “Addio alle armi” di Ernest Hemingway, ce n’è uno che in particolare mi va di analizzare, si trova nell’introduzione: «Il lavoro dello scrittore è dire la verità. I suoi standard di fedeltà al vero dovrebbero essere così alti che le invenzioni, derivate dalle sue esperienze, dovrebbero produrre una versione più vera di quanto possa esserlo qualsiasi descrizione fattuale. Perché l’osservazione dei fatti può essere difettosa, ma quando un bravo scrittore crea qualcosa, ha il tempo e l’intento di creare una verità assoluta.». Sarebbe bello se i giudici leggessero cosa avviene in queste pagine scritte, la verità assoluta sarebbe per loro molto più facile da trovare, anche se sono certa abbiano già una grossa idea di quale sia la verità assoluta, basta vedere quanto hanno cagato l’ultima falsissima richiesta della stronza gigantesca ahahaha. Se non sono io a chiamarti, a mandarti i messaggi che dici, se non sono mai più venuta da te, men che meno mi sono avvicinata ai tuoi due porci schifosi, figuriamoci, mi spieghi cosa cazzo vuoi ancora da me? Cristo, la finirà, sarà ammutolita quando dovrà dire a Pierfi che devono pagare tutte le mie spese legali. Perché provare a distruggermi ancora ma senza schierarsi con il proprio avvocato? Perché non è importante ed è tutto falso, dall’inizio, e anche l’aggiunta finale di quell’ultima richiesta imbarazzante, creata insieme a un avvocato ignorante, che usa “ove” e “debbo” per sembrare colta, arcaica, ma che non sa manco scrivere un orario correttamente, perché se la convenzione migliore è usare il punto, come per esempio 18.12, e ammettendo che secondo me in realtà i due punti sono anche più belli esteticamente ma possono essere maggiormente distraenti in un testo che li utilizza già per la punteggiatura (il punto è invece rafforzato dalla maiuscola, è già automaticamente più visibile quando viene utilizzato come punteggiatura), e sto intendendo, sempre con l’esempio di prima, che scrivere 18:12 mi piace anche di più, ma che al contrario l’orario espresso con la virgola non esiste, e 18,12 (ecco già si può vedere come va in conflitto con la virgola che ho posto poco prima) al massimo sono centimetri, grammi, punti al test del QI che prenderebbe la zoccola… Credo di aver detto l’essenziale, è scontato chi è l’unica colpevole. Che si tolga definitivamente dalle palle, fa vomitare, a Natale mi sono allenata vicino alla sua topaia, perché quello è un luogo che mi piace (topaia a parte). Ci sono stata solo quando non c’era, avevo bisogno di ritornarci perché a causa della strega nera da mesi non posso più starci per i miei allenamenti (non ci stavo per altro che quelli e Mario già da sempre) l’ho riportato molto bene nei miei scritti quaggiù; la vaccona mi fa schifo, se davvero non capiranno che sta dicendo tutto il falso per farmi morire schiacciata, sarò delusa. Ma lo so, i giudici che hanno in mano tutto ora mi sembrano molto in gamba, e non rimarrò delusa.

— 19 febbraio 2023


View this post on Instagram

A post shared by Miriana Novella | @Miry1919 on Twitter ♡ (@miry_geek)

— 11 febbraio 2023


Che presunzione pensare di possedere praticamente tutto San Donato, ribaltare il significato di una misura per non farmi più allenare, andare al PoliMi, dal mio ragazzo… semplicemente perché ti stava sul cazzo io fossi così felice, insieme a Mario, e soprattutto visto che potevi guardarlo direttamente perché stava avvenendo esattamente sulle colline d’erba di fronte a casa tua. Se veramente avessi dovuto stare a 500 metri da ogni luogo frequentato da te, puttana, si tratterebbe di 1 km intorno al liceo, 1 km intorno alla tua casa/topaia, e così via. Non avrei potuto passare l’ultimo dell’anno e capodanno a casa di Mario, anche se tu ti trovavi effettivamente in un’altra città. E se tu avessi frequentato abitualmente altri 3, 4, o 5 luoghi, per andare a Milano l’unica soluzione per me sarebbe stata quella di possedere un aeroplano privato (già adesso secondo te dovrebbe essere così, ma no, per andare al Politecnico posso prendere il solito autobus, linea 130 dell’ATM, che passa sotto casa mia, come giustamente hanno dato autorizzazione i Carabinieri: la linea 121 o l’S1 passante di Trenord sarebbero fuori regola lo stesso – cioé sia chiaro, la tua regola sbagliata – passando vicino alla tua tana). E sì, ho visto che sei andata a scuola da sola praticamente sempre, non hai mai cambiato le tue abitudini, ti sei fatta accompagnare non per paura, ma per fingere, e non so come hai fatto a pensare Mario non se ne potesse accorgere, sei veramente altezzosa; fingere, ma poi non farlo tutti i giorni, azzera tutta la tua finzione. Hai pensato di possedere ogni via di San Donato, perché secondo te (e il tuo avvocato, non so come) per me la via Emilia è impraticabile, via Europa è impraticabile, viale De Gasperi è impraticabile… Sì, credici stronza. La regola, mi dispiace per te, è chiara: non devo avvicinarmi ai luoghi che frequenti (direi a meno di cinquanta metri, insomma posso transitarci abbastanza vicino, ed è logico il motivo, non ti vedo manco, sei dentro, e se ci transito vicino per fare altro, a 100/150 metri, è perfetto e legittimo, anche perché non ho nessuna colpa e l’assoluzione è sempre più vicina); e se ti vedo, o vedo uno dei due porci della tua famiglia, ovunque si trovino, sempre se io li riesca a riconoscere, per esempio a 200 metri – che mi sento di dire sia la massima distanza da cui forse è ancora possibile riconoscere una persona –, a quel punto devo allontanarmi di ulteriori 300 metri per arrivare a 500 (cosa che non ho mai fatto diversamente): se credi che ogni volta io debba uscire di casa e vedere costantemente se a 500 metri ci sei tu, quindi stare a minimo 501, è una presa in giro anche nei confronti di te stessa, ma sappiamo che di questo sei una specialista. Ragiona, rileggi come sono le leggi, pensa in termini reali, non inventati: avrai tutte le risposte che cerchi.

— 10 febbraio 2023


Ma a parte i capolavori che in pochi minuti, come ieri sera, spesso sono in grado di tirare fuori, c’è da mettersi le mani nei capelli: l’avvocato della zoccola non sa nemmeno leggere, e contando che avrebbe dovuto impararlo alle elementari è grave. Ha trascritto correttamente cosa sono tenuta a fare, con tanto di punti e virgola a separare informazioni a sé stanti, ma poi ha fatto un mischione di tutto e per lei dai luoghi devo tenere la distanza di 500 metri, ma questi 500 metri riguardano solo le persone, cioè la vaccona e i suoi familiari (che non riconoscerei per certo per strada, avendo visto il figlio una sola volta, e il marito una sola volta col volto coperto dalla mascherina): “non avvicinarsi a meno di 500 metri dalla persona offesa e ai suoi famigliari ovunque si trovino senza l’autorizzazione del Giudice che precede; non comunicare con la persona offesa con ogni mezzo visivo, telefonico, messaggistico; non avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa e dai suoi famigliari, fra cui la casa di abitazione, il luogo di lavoro ovvero l’istituto scolastico ove insegna la persona offesa o altro”. Insomma la persona offesa continuo a essere io, ancora una volta stanno cercando di ingannare i giudici per farmi male, ma alla fine si saranno fatti male solo loro, e pagheranno tutto loro. Sto rispettando la misura alla perfezione, e questo mai è stato in dubbio e mai lo sarà. Ho paura e schifo di loro, non mi avvicinerei neanche se il giudice mi obbligasse a farlo ahaha! In più se 700 metri diventano 500 hanno problemi con la Matematica (se questo era già ovvio per la famiglia dei mongoloidi, è stata una sorpresa scoprirlo in relazione a Escremento Fantastico…): consiglierei a tutti loro il bellissimo corso denominato “Misure” al PoliMi, corso che ho frequentato da settembre a dicembre e di cui ho passato l’esame, ma li inciterei anche a imparare a comprendere un testo in italiano, l’utilizzo del punto e virgola, il significato di un elenco di punti; siamo a livelli d’ignoranza e di ritardo mentale imbarazzanti.

— 9 febbraio 2023


Entra in scena Escremento Fantastico, sì intendo l’avvocato della puttana, imbottito di falsità. Porta le sue piantine sfasate, in cui non si legge mezza via, in cui per fare 500 metri secondo lei non si segue una strada ma ci si arrampica come Spiderman pure sui grattacieli stile Cerved, in cui il liceo s’è spostato di 200 metri durante la notte, e ormai abita nella stessa scala di Mario ma è un edificio, e quindi è forse Mario ormai ad abitare nel liceo della sua scala. Escremento Fantastico è così triggerata che si trova, con le sue piantine in mano, nell’ascensore del condominio della scala di Mario, un ascensore difettoso che va dal secondo al terzo piano, al secondo, al terzo, e così via. Intanto fuori la vaccona passa da sola, e dico da sola, non accompagnata dal marito che ama tanto (eeehhh sisi ahahaha) con la macchina dal colore più brutto dell’universo. Dice di vedere “una che passa”, ma non ci vede, il nervo ottico gli salta, in più, in quel punto della sua strada, comprata in una bancarella egiziana del mercato di via Gramsci del venerdì, sente una forte interferenza e deve banalmente trattarsi della vicinanza con la sua amica (no, non ha amiche, chi ci crede ahahah) Escremento Fantastico, che oltre a emanare ignoranza a suon di “debbo” (per favore, si dice “devo”), ha un suo odore particolare, è ovvio, e un ripetitore sconnesso di ultrasuoni attirabalene. Nonostante ciò non sa come minchia funziona WhatsApp, com’è possibile che qualcuno chiami a un numero fisso con numeri non suoi. Molla 3 fogli, uno fronte-retro e due no non pinzati in mano alla gente e pensa di aver fatto tutto, tutto il contrario della volontà della balena e va detto all’intero tribunale. Contemporaneamente il finto marito da casa tenta una passeggiata, dopo anni di ibernazione e il tentativo ventennale, a vuoto, di riparare la mountain bike nel box trappola per sequestro di persona. Chissà se indossa gli occhialetti +3.5 del cinese per vedersi i peli incarniti, ma queste sono le mie supposizioni personali, non divaghiamo. Dicevamo. Pascola in luoghi a lui sconosciuti, come il marciapiede sotto casa sua, niente scherzi non lo percorreva da 23 anni, quindi dice di vedere sempre “una che passa”. Insieme alla moglie dopo aver liberato l’avvocato dalla relatività condizionata, segnala che è urgente fare qualcosa per qualcosa che è successo due mesi fa. Due mesi fa non era urgente quello di due mesi fa ma adesso sì, e questo è un discorso che fila senza replica. Una passa, e come l’uva passa, passa e non saluta.

— 8 febbraio 2023


— 4 febbraio 2023


Vorrei appuntare giusto due cose per non tenerle nella mia memoria RAM. L’HomePod nuovo mi sta rendendo felice dal 18 gennaio, giorno in cui è stato presentato; oggi sono uscite le recensioni e sono contenta delle prime impressioni, ho scritto vari tweet con i miei pensieri. I miei due HomePod originali si trovano a Berlino, rebuy.it procederà presto alla valutazione e al pagamento. Spero di accoglierne presto due nuovi. Non ho più fatto sogni che includessero la balena (che non nuota). È insulsa e falsa, crede di essere l’unica intelligente e furba ma fa solo pena perché non ragiona: i sogni sono troppo nitidi e sentiti perché ci rientri ora che so bene com’è fatta.

— 31 gennaio 2023


Forse non troviamo una motivazione all’esistenza perché non è necessario cercarla, forse non conosciamo il fine della vita perché non ci è riservato saperlo, forse siamo per il semplice fatto che abbiamo dovuto esistere. La vorremmo piena ma la nostra è una dinamica vuota, contorta, incompleta, senza meta. Non esiste Dio, non c’è superiorità né genialità. L’intelligenza viene spesso confusa con la demenza, e la certezza è che.

— 28 gennaio 2023


È un momento che riconosco, viene sempre dopo l’aver sofferto tanto. I frammenti di gioia dell’ultimo periodo sono racchiusi in piccole scatole leggere, immacolate, ed è appunto la familiare serie di caratteristiche riscontrate che mi porta già a pensare che ben presto la mia esistenza sarà incredibile. Ogni volta che ho sofferto nella vita l’ho fatto sapendo che il destino è sempre giusto, dopo averti regalato con generosità qualsiasi ingiusto dispiacere, con altrettanta generosità ti fa rituffare in una piscina ricca e pura, privandoti finalmente della paura di non farcela. So cosa sta per arrivare adesso, perché si tratta di una sensazione che ho già incontrato spesso, la vetta che ho scelto di raggiungere come al solito è spropositatamente alta, ma tra poco tutto, dall’alto, sarà bellissimo, e sembrerà addirittura scontato sapere di averlo ottenuto poiché conquistato col merito. E proprio adesso non invidio in nessun modo l’opposta e ingestibile sensazione di chi sa di aver creduto di potermi fare male senza dover pagare con tante sofferenze: sono in grado di udire tutte le sue lamentele infondate, il tentativo di scappare dalla propria posizione, col solo risultato di vedere ancora meglio quant’è grande il suo dolore.

— 26 gennaio 2023


Certo che a 70anni quella schifosa almeno avrebbe potuto sapere che avere a che fare con avvocati, giudici, carabinieri ignoranti e porcate di questo genere è una merda per chiunque, soprattutto quando non serve, tramando tutto alle spalle di chi invece avrebbe solo voluto accorgersi per tempo delle sue malattie, e scappare. Ma nemmeno lei si sarà accorta di cosa stava iniziando, e che non si tratta di un gioco, d’altronde è inutile pretendere qualcosa, mi invidia da sempre (come invidia qualsiasi collega più brava di lei, cioè tutte, e la cosa fa ridere, se non piangere), è una neonata demente, il marito anche, non avrebbe potuto risolvere come una persona normale, e poi non c’era proprio niente da risolvere, a me non importava più niente di lei, allora ha pensato di potermi fare male raccontando tutte cose non vere… lasciamoglielo credere. Alla fine il figlio è l’unico un minimo intelligente, perché sembra voglia starne fuori, peccato che ormai sia tardi, anche lui è dentro a questa storia da anni; le paure dei due vecchi (causa per cui hanno iniziato a trattarmi come uno straccio) hanno riguardato sempre lui, e non solo: non avrebbe mai dovuto avvicinarsi a me. Non fa niente, saranno solamente la cieca vaccona e i due porci a pagare per le sue offese, per le sue bugie e per tutto il loro evitabile e falsissimo teatrino.

— 25 gennaio 2023


Spesso mi riviene in mente il ricordo del giorno in cui vidi la stronza sotto casa sua, quest’estate, ero con Mario, ci eravamo incontrati per salutarci e fare due passi prima che io partissi con l’allenamento, e la merdosa si comportò in un modo che al momento apparve ambiguo. Appena la vidi il mio istinto fu subito quello di scappare, di nascondermi, io e Mario stavamo procedendo nella nostra passeggiata sulla via a lato della BMW, eravamo appena sbucati dal parchetto che c’è lì dietro, e stavamo puntando verso l’Esselunga; mentre ancora ci trovavamo su quella via da lontano la vidi, notai in un attimo si trattasse di lei (in un primo momento lei non ci vide, ma probabilmente vide la mia bicicletta legata e collegò le cose). Visto che stavo tenendo la mano di Mario, alla mia reazione alla vista della balena lo trascinai repentinamente invertendo in un secondo il nostro senso di marcia: stavamo scappando istintivamente verso il parchetto, e Mario, oggi, ha ancora il suo braccio attaccato per miracolo per quanto forte fu il mio scatto ahaha! Poi cosa successe, successe che non avendo più nel nostro raggio visivo la strega, decisi di riproseguire comunque verso l’Esselunga, passando anche da sopra alle colline e via dicendo. Lei, che evidentemente già dall’inizio era in procinto di salire in casa, vedendoci si mise invece a camminare sul marciapiede vicino al cancelletto d’ingresso della sua scala, prese il telefono in mano per fingere di stare aspettando qualcuno, per guardarlo come quando passa uno che non vogliamo salutare ma… Non era questo il caso, quello che stava facendo è adesso molto chiaro; si ha ben presente cosa fanno le puttane sulla Binasca quando aspettano il prossimo cliente, passeggiano avanti e indietro, o stanno sul posto, in attesa del prossimo individuo da fottere, aspettano che qualcuno si avvicini a loro: lei stava facendo lo stesso, stava aspettando per fottermi, sperando che io andassi da lei a leccarle i piedi come sempre, ma evidentemente già non me ne fregava realmente un cazzo di lei, e quel giorno non poté riraccontare ai Carabinieri altre puttanate da puttana per incastrarmi già dall’estate con lo stupido procedimento. Ricordarlo mi fa ridere tantissimo, non la cagai, probabilmente quando salì pianse, aveva creduto mi avvicinassi per salutarla, ma io ero scappata insieme a Mario verso l’Esselunga ahahaha. Che triste rincoglionita illusa. E appunto, parlando di un altro rincoglionito, perché oggi sono proprio sul pezzo, c’è il figlio, sì lo juniortopo, che a volte confondendomi chiamo pure jorgentopo, perché quel suo secondo nome ignorantissimo come fai a dimenticarlo anche solo per un secondo… Quando gli ho detto che quel cazzo di nome è obbrobrioso su LinkedIn l’ha quasi subito modificato, appuntandolo (J.), e invece su Instagram ha cambiato proprio nickname: da jorgensila è passato a andresila.j, e ad oggi è ancora convinto io con questo magheggio l’abbia perso di vista, sai se perdi il link perdi tutto, come fai a cercare andresila.j quando ci saranno 10000000 di Andrea su quel social (non modestamente come il nome unico di Miriana Novella, col quale una sola al mondo è iscritta). Mi dispiace per lui, me la rido ancora perché lo posso visualizzare ancora, era rimasto nelle ricerche recenti del mio profilo secondario, e posso guardare se toglie le zoccole e sfoltisce le stronzate che segue ogni tanto. Eccome se lo fa! 184 follower, 228 following attualmente, ma la cosa veramente divertente è una: il profilo di bonjourmami (☞questo) continua a seguirlo; si tratta di una puttana incredibile, che addirittura potrebbe superare il livello della madre, e il motivo per cui è rimasta praticamente l’unica zoccola che continua a seguire (ha unfollowato un centinaio di profili dall’inizio) è semplice: lei lo segue, ricambia il follow per errore, è quindi l’unica ragazza a seguirlo, allora come fa a toglierla poverino, si sente troppo importante in questo modo, una troia da 166000 follower lo segue, è entusiasmante, non va assolutamente cambiato. Aiuto soffoco, queste risate sono bellissime e mai si fermeranno.

— 18 gennaio 2023


Oggi la pioggia è abbondante, come per ricordare ancora meglio quello che ieri scrivendo ho voluto riportare alla luce. Con qualche grado in meno sarebbe stata neve, come in Carol, che per concludere è un film meraviglioso; è doveroso evidenziare che lo scoprii e lo vidi dopo che la storia con lei avesse visto crescere gli avvenimenti più importanti, ed è il passaggio che lei mi diede in macchina a richiamare la scena di Therese e Carol in viaggio insieme, non viceversa. La realtà con quella donna (ora un mostro irriconoscibile) è stata infinitamente più dolce di alcuni film, le emozioni vere, e i libri che ne usciranno purtroppo a questo punto dovranno essere duali, come duale è lei. Intendo che l’intera storia non verrà sprecata, ma sarà doppiamente interessante, anche per i risvolti successivi alla dolcezza: i risvolti schifosi saranno riportati con lo stesso intento di far ragionare chi legge, di fornire una lente nitida e molto risoluta per leggersi dentro. Quello che conferma che il suo attuale comportamento è vendicativo, è che avrebbe potuto scrivermi un messaggio “non voglio più niente con te”, invece non mi ha mai detto di andarmene – quando le ho detto addio lei voleva ancora io rimanessi la sua alunna come un tempo (l’ha detto l’1 ottobre 2021 in modo esplicito), anche se non si è accorta ma è sempre stata lei la mia alunna ahaha, che ignorante. Ad oggi sappiamo che quindi ha creduto di potermi fare male, ma pagherà per le sue offese, e grazie anche all’altra violazione, da tutto questo ne uscirò come l’unica vincitrice. Fa pena pensare che la stronza abbia accusato così tanto la mia valutazione negativa sulla sua figura e sulla sua inutile esistenza; deve avere dei seri problemi con l’accettarsi, ed è strano a 70anni. E ripeterei, sia chiaro, che mentre lei mi ama ancora, dato il suo odio e la sua voglia di avvicinarmi ancora una volta a lei col procedimento, quando mi ero allontanata per sempre (riandando da lei recentemente volevo vedere se fosse cambiata, ma figuriamoci, come dice Mario se lucidi una cacca rimane sempre una cacca ahaha!), al contrario io non la amo più da parecchio, mi fa solo schifo, e a differenza sua io non la rimpiango.

— 17 gennaio 2023


È ricomparso Carol tra i film disponibili su RaiPlay. Lo mandai a lei il giorno di Santa Lucia del 2021, sperando, vedendolo, potesse aprirle gli occhi, farle luce sulla bellezza che eravamo state, e dirle che se lo eravamo state lo saremmo rimaste per sempre. Qualche giorno dopo si affacciò dalla finestra, mentre stavo passando per la mia solita camminata, pioveva, provai un’emozione forte, sembrava dirmi resta, facciamo pace, resta, invece era proprio al contrario già immersa nel suo piano delittuoso, non mi stava volendo bene, e anzi, aveva cominciato sul serio a volermi vedere morta, gode di questo da parecchio, ai Carabinieri ha poi raccontato del fatto io mi voglia uccidere (fortunatamente falso) solo per usarlo per se stessa, dopo esser stata scottata dal mio addio turbolento, in cui le avevo trasmesso, in modo chiaro, che neanche l’immenso affetto io avessi provato mi avesse mai fatto davvero dimenticare quanto sia malata, malefica, ingiusta, ignorante, e in una parola, sbagliata. Non saprà mai amare, e mi dispiace perché con me era vicinissima dall’averlo imparato durevolmente. Mi ha amata e il male che ha provocato adesso è anche di un peso inferiore a quanto mi ha amata. Eravamo così vicine, non credo abbia perso il suo cuore, credo anzi stia sentendo un grande dolore nel cuore, come può volere davvero il mio male, come può aver iniziato a fare quello che sta facendo senza l’incitamento di un esterno – sostanzialmente di un estraneo a quello che aveva davvero provato vicina a me –, come può essere tranquilla in questo gesto schifoso? La luce la abbaglia, sa che deve rimediare e lo farà. Sono sicura mi ami ancora, il suo odio non sarebbe così grande, allora.

— 16 gennaio 2023


Sto studiando Logica e Algebra, va bene ma non sto solo studiando Logica e Algebra: standing desk (a 115 cm di altezza), in riproduzione nuova musica sugli HomePod OG in stereo, ascolto, valuto, testo, salvo nella libreria musicale (☞2023), ballo. Ballo spesso facendo gli esercizi di Matematica, avere una standing+sitting desk motorizzata è bellissimo. Amare la musica, sentire il ritmo e non riuscire a stare ferma, è un qualcosa che ho ereditato da mia madre; fin da piccola, parte la musica, parte il movimento, a tempo, sento tutti i miei atomi felici dentro.

— 15 gennaio 2023


Ho appena scelto i primi quattro libri che leggerò quest’anno (☞lista sempre aggiornata). Adoro lavorare coi libri, sceglierli, assimilarli, confrontarli, mescolarli tra loro, aspettare con ansia di iniziarne uno, accelerare per finirne un altro: subito dopo gli esami riprenderò con tutto questo. “Alla ricerca del tempo perduto” mi ha segnato molto, e qui non l’ho ricordato ma ovviamente ho riportato alcuni pezzetti ☞qui. Prima stavo pensando che la donnauomo non insegna un tubo, potrebbe stare nella sua tana tutto l’anno; d’altronde si dice che chi non sa fare niente insegna, chi non sa insegnare comanda, e lei non sa insegnare, ma figuriamoci se sa comandare ahaha! Per lei una donna non può comandare (non può fare l’Ufficiale ecc.), gli uomini comandano, e se anche è stesso lei a non rientrare nella casistica, perché è un’uomo, è effettivamente rude come un’uomo, allora per la sua “scelta” (ad esclusione) avrà semplicemente pensato che insegnando non sapendolo fare avrebbe danneggiato poche giovani persone, invece comandando avrebbe devastato persone adulte, cosa totalmente da evitare… Se non esistesse come potrei raggiungere questo genere di perle, questa quantità di risate? Un modo equipollente non esiste.

— 10 gennaio 2023


Poi ha diluviato, l’amore si è rifatto sentire deciso, denso, compatto, fitto, senza tregua per un giorno intero, ma oggi il sole è rispuntato, il forte vento del cambiamento l’ha aiutato a far svanire di nuovo le nuvole, che correvano felici in una gara tutta loro; io le ho viste, questo non vale quasi per nessuno, nessuno guarda più in alto, lontano, nessuno guarda più al futuro, hanno tutti lo sguardo chiuso e basso, su stupide minchiate di un livello imbarazzante e rozzissimo. Da tempo sostengo che “il mondo è dei vecchi”, perché passeggiano sul marciapiede occupandolo tutto come se fosse loro, come se l’avessero comprato in saldo al mercato, e quando tu arrivi correndo e vuoi superarli da dietro, dici ecco, non c’è altro spazio. Tuttavia so molto bene, che anche le mie parole giovani diventeranno vecchie ma urleranno e si atteggeranno come giovani per sempre. Il cambiamento è in corso, da anni vedo cadere giù anche i più impensabili cadaveri, persino il moralismo cieco delle vecchie più schifose, obese deformi che ti vietano il bikini, ti avvisano che se sei donna dovrai solo fare dei bambini, crescerli maleducati come sono i loro figli sconci, con solo il calcio nel loro cranio vuoto privato di un cervello vero, e soprattutto porci, sporchi, ossessionati dall’atto inattivo che di fatto non praticano nemmeno. E i padri? E dei padri non parlo finché non me ne ricordo, giusto eccoli ci sono pure loro e cosa fanno, si cagano addosso anche solo se li guardo, e visto che hanno capito benissimo quanto cervello dovrebbero accumulare per arrivare a tanto, perché tanto è quello che mi porto sul collo ogni giorno e lo sanno, raccontano in giro il falso. Il falso non vale niente, la verità è che posso ribaltare i vecchi, le puttane deliranti e tutto quanto.

— 9 gennaio 2023


Tutt’altra giornata oggi: dopo il coloratissimo tramonto di ieri, che ho potuto ammirare da una parte dell’appartamento, dove dall’altra parte lo spettacolo era dominato dalla luna brillante che chiamava insistente, è riapparsa la nebbia, e stamattina nella mia lunga camminata, in parte affianco a Mario come al solito, le goccioline ci bagnavano la faccia, anche se l’importante è il cuore che ti batte accanto, non il clima in cui sei immerso. Smettendo di volare in alto per ritornare nel concreto, chissà se oggi hanno messo al rogo anche la vecchia strega di Via Strasburgo; il falò della Befana io, idealmente, l’ho fatto con lei, e dirle Befana è un complimento, ma sentire bruciare il vecchio in favore del nuovo ha sempre un ottimo sapore, crea un fantastico rumore: è in favore di un futuro pulito, fresco, e di certo migliore.

— 6 gennaio 2023


Sono le 17:25 e la luna piena si sta già mostrando chiaramente, è brillante, meravigliosa. Oggi è stata una giornata di sole stupenda, tutte le nuvole sono scappate, spinte dal vento del cambiamento sono andate via. Stamattina l’allenamento è stato perfetto, come sempre, ma anche di qualcosa in più, Mario mi vuole bene, sono in piena salute e faccio quello che mi piace. Avevo detto che in primavera sarebbe arrivata la vittoria, e sono sicura che andrà così, ma oggi, con quel meteo incredibile, sembrava già esser finito l’inverno; la vittoria vuole arrivare, anche prima del tempo, la accoglieremo presto.

— 5 gennaio 2023


Nnnooooooooooooooo: è tornata. Avevamo sperato fosse morta. Però è chiaro, domani pomeriggio c’è la prima partita del 2023 delLA Roma da vedere, i porci potevano perdersela? Ahahaha… Ieri nell’ultimo allenamento ho salutato per bene la piastrella, il sacco e il mattone (la piastrella è in gran forma, ma gli altri due sono sporchi poverini, ormai mi sa che non li ritoccherò più, non li ho usati in questi giorni), come ultima cosa prima di andar via correndo ho detto “salutatemi la puttana, mi raccomando!”. Muoio dalle risate, ma devo rifarmi seria per la guerra; ora la cosa si fa bella.

— 3 gennaio 2023


E così, finalmente, è il 2023, dispari, ho un debole per i dispari. Sono felice, con Mario, e non ci sarebbe veramente nient’altro da dire. La nostra fine dell’anno 2022, insieme, è stata accesa e dolce, e l’inizio del 2023 emozionante, alle 3:30 sono andata a dormire, lo sentivo ancora addosso, delicato, col suo cuore infuocato; negli ultimi giorni, però, ho accumulato vari pensieri, ragionamenti, ed è giunto il momento di riportarli.

Sembra che poi la puttana abbia ascoltato davvero la mia supplica del 26 dicembre sera, togliendo il disturbo (se io non ci posso essere, cos’avrebbe avuto da guardare durante le feste? Ha deciso bene di andarsene per tutto il periodo, come non faceva da anni!), disturbo che non ci ha riacciuffati ancora (non tornare, dovunque tu sia, stai là!); e seppur io sappia che presto tornerà, ho potuto sperimentare chiaramente cosa vuol dire vivere senza saperla presente, dimenticandosi che esiste, e le abitudini che ho riacquisito negli ultimi nove giorni, i luoghi che ho ricominciato a frequentare e che mi hanno riaccolta a braccia aperte, le persone, frequentatrici di questi stessi luoghi, che venute a conoscenza della mia ritrovata presenza mi hanno sorriso senza nascondere, in nessun modo, la loro gioia sincera, hanno rappresentato la paura di non riuscire a rimetter tutto di nuovo in pausa. Mi sono accorta, di come durante i due mesi della mia assenza si fossero create non poche preoccupazioni, in tanti non fossero riusciti a trovare all’accaduto un’onesta spiegazione… La spiegazione è che una vecchia invidiosa, che mi ha tanto amata (nulla di quello che sta facendo esisterebbe senza questo), per potersi vendicare dopo essersi ferita davanti alle verità che tuttora l’assillano, sta tentando di offendermi, di strozzarmi a mani nude, ribaltando, tutt’a un tratto, il gigante giudizio positivo che ha sempre avuto su di me, dicendo, pensando di essere ascoltata, che sono demente (sì, si vede… Ahahaha!), e ciò che è assurdo, è che si sta pentendo di questo errore oltraggioso e grossolano ma ormai non può più tirarsi indietro: è immersa nel falso, ha ingannato tutti, se dicesse di aver sbagliato tutti le andrebbero solamente contro, e il suo non è nemmeno coraggio, persino la sua demenza sa che presto tutto si ribalterà, anche stavolta uscirà tutta la verità.

Non è ancora tornata, ma ho deciso di anticipare ciò che le avevo promesso (☞qui), insomma che al suo ritorno le avrei svelato come si sta senza di lei, cosa si fa. Credo che, visto che legge tutte le mie parole, ora le sia chiaro, soprattutto con l’ultimo pensiero che lascio, in grassetto, in fondo a questo inserimento. Non sto quindi affermando che quando c’è io non sappia cosa lei stia combinando, e che stia davvero deviando le mie attività, anzi… ma nell’ultimo periodo non sono stata a descrivere tutte le altre questioni importanti, che di certo nel futuro riporterò minuziosamente, ma che prima del tempo non usciranno, perché quelle parole taciute, svelate adesso la aiuterebbero, le indicherebbero qualcosa di molto rilevante. Mi dispiace, l’unica cosa che troverai qui sarà sempre la tua meritata umiliazione, che sa solo rimembrare il tuo rimorso di aver perso un raro affetto: quel 25 luglio 2021 da me ti aspettavi ben altro.

Incredibilmente, per alcuni giorni prima e dopo Natale, la lercia topaia si svuota, rimane chiusa*; e mentre i topi non ci sono, i gatti ballano, attuando qualcosa d’insperabile, d’indicibile.

*chissà la puzza imprigionata all’interno, aiuto ahahaha!

— 1 gennaio 2023